Si è discusso molto a Bruxelles e a Strasburgo di un “Recovery plan” per aiutare l’Europa a far fronte alle disastrose conseguenze economiche e sociali della pandemia di Covid 19.
Nel bel mezzo delle discussioni, la Fondation Abbé Pierre e Feantsa (Federazione europea delle associazioni nazionali che si occupano dei senzatetto), hanno presentato il quinto rapporto sull’esclusione abitativa in Europa fra il 2008 e il 2018.
Le cifre sono impressionanti e parlano di circa 700.000 persone nell’Unione europea che, ogni notte, dormono per strada e che rivelano una radicale esclusione dalla società. Una cifra in aumento costante e che riguarda sempre più donne, bambini e stranieri. Con rare eccezioni, quasi tutti gli Stati membri hanno visto crescere questo numero in modo esponenziale in dieci anni : + 211% in Irlanda, + 150% in Germania, + 121% nei Paesi Bassi… In Italia, le ultime stime parlano di circa 50.000 senzatetto, cifre anche qui sempre in aumento.
Ma il rapporto indica anche che, mobilitando meno del 3% delle sovvenzioni previste dal bilancio del Recovery plan, l’Unione europea e gli Stati membri potrebbero reinsediare tutti i senzatetto in condizioni abitative dignitose per un anno intero. Resta il fatto che non basta un tetto per ridare dignità e diritti a chi è rimasto escluso o ai margini della società.
https://www.feantsa.org/public/user/Resources/resources/Rapport_Europe_2020_GB.pdf