Ci siamo distinti anche in questi primi mesi di pandemia con l’avvio di 22 procedure di infrazione
di Franco Chittolina -
Giovedì 23 luglio 2020
La leggenda ci ha dipinto come “un popolo di santi, poeti e navigatori” e altro ancora. Questo in passato, oggi il nostro profilo aggiornato attira l’attenzione sulla nostra tendenza a infrangere le regole, non solo quelle del codice della strada, ma anche quelle che abbiamo liberamente concordato nell’Unione europea. Ci siamo distinti anche in questi primi mesi di pandemia con l’avvio di 22 procedure di infrazione nell’Ue terzi alle spalle di Portogallo e Regno Unito. Una notizia che casca male all’indomani di un Consiglio europeo dove l’Italia era sospettata di essere poco disciplinata dai Paesi “frugali”.
I quali, quattro su cinque (Austria, Olanda, Danimarca e Finlandia) sono in assoluto i più disciplinati dell’Ue. Abbiamo fatto bene a mandare a Bruxelles per difendere l’Italia un Premier-avvocato. C’è n’era bisogno.