Il centro di spiritualità domestica, a Sant’Antonio di Boves, lavora a una doppia ripartenza. I referenti della struttura, Maria Grazia e Umberto Bovani, stanno cercando di accogliere le richieste delle tante coppie in crisi nel dopo “quarantena”. Ma sono anche al lavoro per trovare aiuti economici dato che il santuario del 1600, dopo 22 anni dagli ultimi restauri, ha bisogno d’interventi urgenti. “Le offerte non bastano – dicono – . Nel ’98 avevamo avuto un importante sostegno da parte della Fondazione Crc. Ora speriamo che qualcuno possa di nuovo prendere a cuore il santuario e ci dia una mano a risistemare il campanile e il perimetro della chiesa”.