Cuneo – Alla vigilia del cda di Ubi Banca che si terrà venerdì 3 luglio per esprimersi sull’offerta pubblica di scambio di Intesa Sanpaolo, prende le distanze dalle posizioni dei soci del patto Car, il Comitato fra Azionisti di Riferimento, tra cui c’è la Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, un altro azionista di peso del Gruppo bancario, la Fondazione Banca del Monte di Lombardia. Lo annuncia Il Sole 24Ore anticipando un’intervista che uscirà sul quotidiano economico di domani al presidente Aldo Poli. L’azionista pavese che controlla il 4,96%, a sorpresa apre la possibilità dell’offerta di scambio lanciata da Intesa Sanpaolo su Ubi perché sottolinea al quotidiano di Confindustria “ciò che ci interessa è la tutela del territorio e la valorizzazione dell’investimento della Fondazione”.
Una scelta quella della Fondazione Banca del Monte di Lombardia che va in contrasto con quello annunciato finora dai soci del patto Car che hanno bollato la richiesta di Intesa come “ostile” e “inaccettabile”. Al Comitato azionisti di riferimento che conta quasi il 19% aderiscono la Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo che detiene il 5,91%, la Fondazione Banca del Monte di Lombardia e cinque azionisti bergamaschi: la Polifin della famiglia Bosatelli 2,85%, la Next Investment Srl che fa capo alla famiglia Bombassei 1,005%, P4P Int e la famiglia Pilenga 1,005%, Radici Group e la famiglia Gianni Radici 1,044%, Scame Spa e la famiglia Andreoletti 1,011% e la famiglia Gussalli Beretta di Brescia con l’1%.