Siamo all’indomani della seconda guerra mondiale e Mathilde, alsaziana, ha seguito Amin, marocchino che combatteva nelle truppe coloniali francesi contro i nazisti, di cui si è innamorata. Sono due persone molto diverse: lei giovane e desiderosa di avventure, lui bello e sensibile. Si trasferiscono in Marocco e Mathilde deve condividere la casa con la suocera che non sa una parola di francese. Ma l’impatto con un mondo diverso e con progetti diversi tra i due sarà durissimo: lei voleva libertà e un mondo esotico, lui voleva realizzare il suo sogno di una fattoria sul terreno che il padre aveva comperato nel 1935. Mathildeve imparare a vivere in un mondo fatto di regole che non comprende e non condivide, e Amin scopre che fare il marito moderno e liberale non è così facile nel Marocco del dopoguerra. E nella loro difficile storia che superano grazie alla grande passione e all’amore tra loro e con i figli, si avvicina anche la Storia, quelli della lotta per l’indipendenza del Marocco.
Leila Slimani, scrittrice francese di famiglia per metà marocchina, crea un altro bel personaggio come Mathilde che sa affrontare la nuova vita a cui non è preparata e le delusioni che arrivano con piglio deciso e il senso dell’impegno. Ma la scrittrice sa creare anche un romanzo dove le vicende di una famiglia sanno raccontare le vicende di un pezzo di storia quella dell’indipendenza dalla Francia. E Amin racchiude tutto questo insieme sospeso tra l’amore al fratello che combatte con i nazionalisti e quello alla donna, francese, che ama e che gli ha dato due figli di sangue misto che saranno per sempre nel “paese degli altri”, qualunque sia la loro scelta di appartenenza. Non a caso Amin usa un’immagine suggestiva per cercare di farsi capire dalla sua bambina per metà francese e per metà marocchina: il “limarancio”, l’albero metà limone e metà arancio che hanno creato con un innesto.
Il paese degli altri
di Leila Slimani
La nave di Teseo
19 euro