Torino – “Oggi riconosciamo istituzionalmente come Regione Piemonte il valore educativo degli oratori piemontesi” ha detto Alberto Cirio, governatore del Piemonte, durante la conferenza stampa di oggi, venerdì 26 giugno, sottoscrivendo il protocollo con tra la Regione e gli oratori piemontesi. Nasce il Top, il Tavolo Oratori Piemontesi, in cui il dialogo tra le due realtà diventa permanente cercando di superare le lacune della legge regionale oratori (26/2002), che dovrà essere ridiscussa in Consiglio regionale, nei modi di riconoscimento del valore degli oratori e delle risorse che vengono stanziate.
Nel concreto c’è la dotazione economica emergenziale messa in campo dalla Conferenza Unificata Stato-Regioni di 9,7 milioni di euro da destinare a tutte le attività estive (ecclesiali e non) per cui associazioni, cooperative e gli oratori. Il compito di ripartire queste risorse sarà prima della Regione verso i Comuni e poi verso i centri estivi, l’erogazione dovrebbe avvenire entro 15 giorni dal provvedimento. Questo è il primo passaggio per l’estate. L’impegno della Regione connesso al protocollo e al Tavolo permanente istituito è che la legge oratori venga modificata per avere una dotazione triennale per gli investimenti educativi e con la certezza dell’erogazione. Nel passato era invece annuale, si perdeva la programmazione a lungo termine e fino alla fine non si conosceva l’entità della somma messa a disposizione.
Da quanto sostiene don Luca Ramello, delegato regionale per la pastorale giovanile, è imminente la pubblicazione degli “Indirizzi per la riapertura e la gestione in sicurezza delle attività dei Centri di vacanza con pernottamento per bambini e adolescenti nella fascia di età dai 6 ai 17 anni, nella fase 2 dell’emergenza Covid-19”, che rende possibile la programmazione e l’avvio delle esperienze dei campeggi e campi estivi in Piemonte. Infine, dopo la firma del Protocollo verrà pubblicato il vademecum per la riapertura degli oratori, sia per le attività estive quanto per ripresa autunnale.
Soddisfazione da parte di mons. Nosiglia, arcivescovo di Torino, e mons. Gallese, vescovo di Alessandria e delegato episcopale per la pastorale giovanile regionale. Entrambi hanno definito la sottoscrizione del protocollo come un momento storico, in cui si riconosce il valore educativo e sociale che viene portato avanti dagli oratori in modo singolare in cui il grande lavoro è fatto per lo più dai volontari.