Cuneo – Mascherine, orari ridotti, gruppi modificati, sabato a scuola, ingressi scaglionati, uso di spazi esterni, banchi distanziati. Sono alcuni dei punti delle linee guida del ministero del’istruzione. Alle 14 dovrebbe essere presentata la bozza sulla scuola del 2020/2021 dal ministro in una videoconferenza unificata Stato/Regioni ed entro fine settimana dovrebbero arrivare ufficialmente le linee guida nazionali definitive. Ma la bozza che ormai gira da giorni negli uffici di dirigenti scolastici e sindaci con le linee guida del ministero dell’Istruzione per il rientro sui banchi a settembre non sta riscuotendo grandi appluasi anzi, molte critiche.
Nella bozza che dice di ispirarsi ai principi di semplificazione e autonomia scolastica si parla di turni giornalieri o settimanali e di riorganizzazione delle classi con una suddivisione in più parti; inoltre sono previste lezioni per gruppi di studenti di classi diverse, riunificazione di materie simili. Sembra dunque che ogni scuola potrà “giocare” le proprie scelte proprio in base al principio dell’autonomia, sulla base degli spazi che ha a disposizione e delle esigenze delle famiglie e del territorio.
Le classi potranno essere riconfigurate in gruppi di apprendimento di classi anche diverse e anche di anni di corso diverse. Si potranno fare turni differenziati, unire materie simili in ambiti disciplinari, e ampliare il tempo scuola anche al sabato, contrariamente a cosa si è fatto negli ultimi anni dove le scuole hanno spinto le famiglie a scegliere settimane corte per liberare personale e chiudere le scuole per due giorni a settimana. Per le scuole superiori dovrà essere integrata l’attività didattica in presenza e la didattica digitale.
Quando inizierà la scuola? Per i recuperi dal 1° settembre per gli altri non si sa ancora perché non è stata ancora ufficilizzata la data del 14 e sembra non lo sarà neppure oggi. Gli ingressi in aula saranno scaglionati alle superiori anche fino alle 10, mascherine obbligatorie dai 6 anni in su (ma forse ci sarà una deroga come è avvenuto per la maturità), banchi singoli distanti un metro l’uno dall’altro e nelle primarie addio princìpi della scuola senza zaino (nessuna isola, nessun materiale in comune). Le ore saranno soltanto più di 45-50 minuti. Si potranno usare spazi esterni, teatri, biblioteche, cinema, musei e i comuni dovranno mettere a disposizione spazi. La mensa sarà garantita.
Potrebbero arrivare insegnanti aggiuntivi in alcune scuole e anche più personale Ata. Ma c’è la possibilità anche di attivare il volontariato per attività aggiuntive.
In caso di nuovo lockdown, scatterà il cosiddetto “Piano B”: si ricorrerà alla didattica a distanza, ma le chiusure potranno essere selettive e la didattica organizzata in base a disposizioni in via di preparazione con una piattaforma per i contenuti didattici. Potranno comunque andare in classe gli alunni con disabilità e i figli di personale medico.
Per la scuola dell’infanzia è previsto che i bambini non portino la mascherina mentre per le insegnanti saranno obbligatori guanti e visiere trasparenti con ingressi scaglionati dalle 7,30 alle 9 con bambinis empre nello stesso gruppo e non potranno portare giochi o materiale da casa.
Ma ci sono troppi se e troppi ma che tutti, sindaci, dirigenti, insegnanti e soprattutto genitori sperano siano risolti con indicazioni chiare, a partire dal ritorno a scuola sicuro per tutti a settembre.