Quando nacque nell’antica Grecia, 25 secoli fa, una delle prime rudimentali forme di democrazia, già era previsto il ricorso al sorteggio per l’affidamento di ruoli di responsabilità. Oggi, nella difficile congiuntura che vivono le nostre democrazie rappresentative, a basso tasso di partecipazione, questa variante sembra tentare più d’uno e dare qualche risultato interessante come nel caso del confronto in Francia sulle politiche ambientali.
Vogliamo sperare si tratti di una sperimentazione del genere quella prevista in Russia, giovane democrazia appena trentenne con qualche problema. Per sollecitare la partecipazione all’imminente voto – in altre parole, per confermare Putin al potere per molti anni ancora – non sono escluse ricche lotterie per invogliare a votare, meglio ancora se poi si voterà per quanti ne finanziano i premi.
Una volta per premiare gli elettori bastava la democrazia; da qualche tempo perché la ruota giri nel senso utile può servire ungerla. Sostituendo la vecchia democrazia con la lotteria, speriamo non truccata.