Emmanuel Carrère l’autore di “Limonov” e poi de “Il Regno” e di “L’avversario” regala un altro piccolo capolavoro letterario con un romanzo breve di ambientazione borghese.
Succede che, in un giorno qualunque, a un uomo qualunque venga il desiderio di tagliarsi i baffi, un po’ per scherzo, un po’ per noia. Da anni ha i baffi, ma nessuno si accorge del suo cambiamento, neppure la moglie Agnès che anzi gli dice che lui i baffi non li ha mai avuti. Un gesto di sfida e di scherzo, su cui il protagonista medita a lungo, si trasforma così in una folle disperazione, una paranoia, una storia di solitudine. Se un uomo ricorda di aver portato i baffi per dieci anni, ma sua moglie e i suoi amici di sempre, Serge e Véronique, gli assicurano che invece non è vero, allora quello diventerà in un attimo un uomo solo alla ricerca ossessiva sulla sua vera identità. L’individuo da una parte, il mondo dall’altra.
Tra Kafka e Pirandello, l’autore francese con grande abilità narrativa di ricamatore di storie complesse comincia un viaggio incredibile nella vita del protagonista che, dalla certezza, da quel momento in poi riesce a mettere in dubbio ogni cosa, fino a dubitare della sua stessa esistenza.
Un altro “pezzo” per avvicinarsi alla conoscenza del mistero umano. Da leggere.
I baffi
di Emmanuel Carrère
Adeplhi
17 euro