Ristampare un’opera che quest’anno compie 108 anni è certamente operazione editoriale originale che offre il fianco a rischi. Per un verso può ridursi a intervento di memoria storica, tassello documentale che si chiude in una ristretta cerchia di lettori. All’estremo opposto sta il compiacimento nostalgico ripiegato su un passato facilmente preda di idealizzazione impropria.
Mario Cordero e Mario Rosso, i due curatori della riedizione quasi completa della guida “Cuneo e le sue valli” (Guide Illustrate Reynaudi, Libreria Editrice Giuseppe Salomone, Cuneo 1908), sanno però circoscrivere l’operazione in una giusta dimensione tenendo la dovuta distanza dal testo stesso. Senza nulla togliere all’imprescindibile elemento emotivo, non per questo rinunciano al confronto storico tra presente e passato. Lo lascia intendere Mario Rosso quando sottolinea i diversi approcci alle distanze tra i punti della città oggi misurati in metri, ieri in minuti. Una questione di tempo, anzi di modo di vivere il tempo, che è indizio di una città fruibile dal “forestiero” come dal residente.
Infatti la “guida” non intende dar conto della vita economica, bensì, con una certa lungimiranza per il tempo e per il luogo, una città della provincia del regno d’Italia, pensa a chi da fuori, il forestiero appunto, arriva a Cuneo dopo un viaggio in treno di cui vengono fornite in dettaglio tutte le fermate delle varie linee. I tempi del viaggio da Torino si aggirano intorno alle due ore e mezza, Se banale e inutile è il confronto con l’oggi, curioso è scoprire che molte di quelle stazioni sono state attive fino agli anni Settanta del Novecento: molti studenti di allora si ricordano le fermate a San Benigno o Genola desolatamente vuote!
Sceso dal treno, il forestiero può usufruire tanto dei sentieri che salgono in città quanto del servizio pubblico municipale di tranvia a cavalli che raggiunge la nuova chiesa del Sacro Cuore. Comunque l’invito è a passeggiare muovendo da Piazza Torino lungo l’asse di Via Roma fino a Piazza Vittorio che “dopo i portici angusti finora percorsi, gli si apre d’un tratto innanzi vasta, piena d’aria, di luce, collo sfondo delle Alpi, come un nuovo orizzonte”. È un’immagine luminosa che trova conferma nel “carattere socievole degli abitanti”, nel clima salubre, nelle giornate fresche e pure dell’autunno e nelle “ottime condizioni igieniche”.
Come il forestiero di allora così il lettore di oggi passeggia per le strade del centro storico lasciando che l’occhio venga sollecitato dalle pagine della guida. E la curiosità lascia presto il posto all’interesse per “ri-conoscere” la propria città, magari facendo il confronto con le fotografie del tempo, come qualcosa che cresce e si trasforma. Così la guida è anche strumento per rinnovare la responsabilità civica nel lettore erede del passato.
1900 CUNEO COM’ERA
a cura di Mario Cordero e Mario Rosso
Nerosubianco
10 euro