Alba – La gara di appalto bandita entro il mese di giugno, l’aggiudicazione dei lavori a settembre e l’apertura del cantiere entro la fine dell’anno. È questo il nuovo cronoprogramma degli interventi di ristrutturazione della casa di reclusione “Giuseppe Montalto” di Alba, comunicato ieri, venerdì 29 maggio, dal Ministro per la Pubblica Amministrazione Fabiana Dadone, dopo un confronto avuto con il Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede.
Il consiglio comunale della città aveva approvato all’unanimità, lo scorso 15 maggio, un Ordine del giorno sulla situazione in cui il carcere albese versa ormai da quattro anni.
Nel gennaio del 2016, a causa di un’epidemia da legionella, la struttura era stata chiusa e i 122 detenuti erano stati trasferiti in altre case circondariali. Poche settimane dopo il Governo aveva stanziato due milioni di euro per il rifacimento degli impianti idraulici e sanitari, con la prospettiva di chiudere i lavori entro la fine del 2017. Nel giugno di quell’anno, dopo alcune opere di bonifica e di messa in sicurezza, veniva riaperta una sezione adatta ad ospitare 33 persone, l’unica oggi attiva e dove il numero di detenuti è mediamente di 45 unità, con un tasso di sovraffollamento del 143%. Il cronoprogramma annunciato quell’anno prevedeva l’ingresso di tutti i detenuti entro la metà del 2019. Nel novembre 2018 la questione era stata portata all’attenzione del Ministro della giustizia Alfonso Bonafede, in visita ad Alba, da parte del sindaco e del garante comunale, Alessandro Prandi. Da allora si sono susseguite interrogazioni parlamentari, lettere, sollecitazioni, per arrivare all’annuncio, nel gennaio 2020, della probabile pubblicazione del bando di gara entro il mese di marzo. Scadenza ancora una volta disattesa.
Si spera, adesso, che il nuovo cronoprogramma venga rispettato.
Per l’istituto albese il Piano di edilizia penitenziaria 2018-2020, aggiornato in data 10 aprile 2019, aveva previsto lo stanziamento di 4.500.000 di euro.