Cuneo – Un messaggio forte e chiaro per chi sta facendo o farà il “furbo” sulla pelle degli stagionali della frutta giunge in questi giorni dalla Polizia di Stato sul territorio, soprattutto per l’area saluzzese e per il distretto della frutta. Il Questore Emanuele Ricifari (nella foto, al centro) ha messo in guardia su comportamenti che non esita a definire “disonesti”: quelli di chi, tra gli imprenditori del settore frutticolo, starebbe invitando direttamente, attraverso contatti telefonici, lavoratori stagionali stranieri. A questi ultimi viene richiesto anche di coinvolgere amici e parenti, ma con un metodo che suscita forti perplessità: secondo quanto raccolto dalla Polizia, infatti, viene espresso un invito a non utilizzare le piattaforme digitali attivate (anche dalle singole organizzazioni professionali agricole) per raccogliere le disponibilità, per far incontrare domanda e offerta. Tutto questo “per poter pagare meno e al di fuori delle regole i lavoratori”, accusa il Questore. Un modo di agire che da una parte penalizza quanti hanno presentato richiesta tramite quei portali e dall’altra vanifica gli sforzi messi in piedi in questi mesi da istituzioni locali e organizzazioni. Per questo Ricifari avverte anche sui controlli, che saranno decisi e mirati, con particolare attenzione proprio verso chi non usa (o magari “aggira”) i canali attivati per gestire la richiesta di lavoro (immagine di repertorio, controlli dei Carabinieri in frutteti).