Cuneo – Botta e risposta al vetriolo tra l’onorevole Pd Chiara Gribaudo e l’assessore alla sanità della Regione il leghista Luigi Genesio Icardi. Il contendere i premi negli stipendi al personale sanitario piemontese che si è speso in modo esemplare per l’emergenza.
“Mentre ci sono regioni che da oltre un mese hanno deciso aumenti salariali agli infermieri dai 20 euro a turno in più durante l’emergenza Covid, – dice la Gribaudo – la Regione Piemonte da maggio ha previsto un aumento di un euro al giorno e non è ancora riuscita a siglare l’accordo con i sindacati per sostenere gli operatori sanitari che sono stati e sono ancora in prima linea. Forse Icardi ha speso tutti i soldi per qualche consulenza d’oro? O forse i 37 milioni che la Regione doveva aggiungere a quelli del governo non esistono? Mi auguro che Cirio corregga questa assurdità il prima possibile. Questi lavoratori fra i più sottopagati del Paese sono stati elogiati per settimane come eroi, ma passata l’emergenza niente può essere come prima”.
“Sull’accordo sindacale sui 37 milioni di euro di premialità destinati al personale del Servizio sanitario regionale le trattative sono in corso – ripone Icardi -. Ma, in ogni caso, né il Piemonte né nessuna altra Regione potrà mai distribuire un euro in più al personale finché il Governo non produrrà la norma che permetta di farlo”. E aggiunge anche che in Piemonte “nessun commissario aggiuntivo delle Asl, componente dell’Unità di crisi e consulente dell’Assessorato regionale alla Sanità prende un euro per l’incarico nell’ambito dell’emergenza coronavirus. Tutti stanno prestando la loro opera a titolo gratuito”.
Intanto in altre regioni non va come in Piemonte: in Emilia Romagna chi tra i sanitari negli ospedali pubblici lavora con i pazienti covid riceve 1000 euro in più in più in busta paga.