Cuneo – Con l’emergenza la scuola ha cambiato forma e strumenti: quali pro e contro della didattica a distanza imposta ad allievi, docenti e famiglie dalla chiusura forzata e poi prolungata della scuola? A rispondere sono gli insegnanti, dalla scuola dell’infanzia alle superiori, al serale, al sostegno, che in questi mesi hanno dovuto reinventarsi, aggiornarsi e adattarsi alle nuove tecnologie tra le preoccupazioni dei genitori e le necessità degli alunni di concludere il loro percorso scolastico. La sfida più grande è riuscire a comunicare con tutti gli studenti, anche a distanza. Ma senza il contatto e la relazione, senza potersi guardare negli occhi, si può ancora parlare di scuola intesa non tanto come servizio alle famiglie ma piuttosto come una comunità?
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