È ormai noto a tutti come la pandemia di coronavirus abbia riportato in primo piano le debolezze e le inadeguatezze dei sistemi sanitari nazionali. Anche la Germania, colpita come tutti gli altri Paesi dell’Unione Europea dal covid 19, non nasconde la sua penuria di medici, di cui soffre da tempo.
Con l’obiettivo di evitare la saturazione del sistema e prepararsi ad un eventuale ritorno del contagio, alcuni Länder hanno deciso di lanciare un appello a medici immigrati, le cui procedure di ammissione sul territorio sono tuttora in corso, a sostenere il personale sanitario tedesco nel momento dell’emergenza. I principali candidati che hanno risposto all’appello e che, in ragione del loro statuto non hanno l’autorizzazione ad esercitare la loro professione in Germania, provengono da vari Paesi fra cui l’Afghanistan, l’Iran, la Siria o il Pakistan. Costituiscono ora una significativa “riserva” in grado di alleggerire il peso del personale ospedaliero e di contribuire a rafforzare il sistema sanitario tedesco, con la prospettiva di un riconoscimento professionale e di cittadinanza a più breve termine.
Un esempio che la dice lunga sulle potenzialità umane, economiche, sociali e culturali racchiuse nella popolazione immigrata e che il Covid 19 ha riportato sotto i riflettori.