Cuneo – A partire da domani (martedì 12 maggio) il Tribunale di Cuneo entra nel “periodo arancione” e ci rimarrà fino al 31 luglio. Questo significa che sostanzialmente resteranno in vigore i provvedimenti fin qui adottati per evitare il diffondersi del contagio.
Per quanto riguarda i procedimenti penali, il nuovo provvedimento del presidente del Tribunale Paolo Giovanni Demarchi Albengo stabilisce che tutte le udienze saranno rinviate d’ufficio a dopo il 31 luglio. I giudici potranno decidere però se svolgere in presenza alcune udienze semplici, vale a dire patteggiamenti, messe alla prova, giudizi abbreviati, pronunce di sentenze, incidenti di esecuzione e discussioni finali. Si tratta di udienze in cui non sono previsti testimoni e che prevedono la sola presenza delle parti e del personale di cancelleria. Anche in questi casi, se sarà possibile, dovrebbero essere preferibilmente svolte da remoto, ognuno nel proprio ufficio, collegati tramite skype. Stesso discorso vale per le udienze davanti al giudice di pace: sarà tutto rinviato a meno che non si verifichi un netto miglioramento della situazione epidemiologica. Anche nel civile tutte le cause che prevedono la presenza delle parti verranno rinviate a dopo luglio, tranne i provvedimenti cautelari, le impugnazioni dei licenziamenti e le cause ordinarie che prevedono la sola presenza degli avvocati. Le udienze urgenti relative a fallimenti verranno svolte entro il 31 luglio, sempre da remoto. Per quanto riguarda separazioni e divorzi, quelli consensuali procederanno per via telematica, mentre quelli giudiziali (in cui sarà necessario sentire le parti) si faranno da remoto. Se si rendesse necessario ascoltare un minore, il giudice potrà decidere di tenere l’udienza in Tribunale, rispettando tutti i dovuti accorgimenti.
Naturalmente restano confermati tutti i protocolli di sicurezza volti a evitare assembramenti e contatti fra le persone. In tribunale si entrerà solo per gli atti urgenti, su prenotazione e a scaglioni. Tutti gli ambienti verranno adattati in modo tale da garantire il distanzimento fisico, la possibilità di detergersi le mani, l’arieggiamento dei locali, con l’adozione di percorsi di entrata e di uscita e pannelli di plexiglass negli uffici aperti al pubblico. Si sono così avverati i timori degli avvocati di Cuneo, che sottoscrivendo ai primi di aprile il protocollo con il Tribunale in cui accettavano la soluzione delle udienze da remoto nel periodo rosso dell’emergenza da Coronavirus, contavano in questo periodo arancione, su un graduale ritorno al regolare svolgimento delle udienze in Tribunale. “È una situazione inedita – aveva detto ad aprile l’avvocato Claudio Massa, presidente dell’Ordine degli avvocati di Cuneo – che ha richiesto soluzioni inedite, ma siamo fermamente convinti che l’udienza da remoto rappresenti una limitazione piuttosto evidente del diritto di difesa”. Ridurre la mobilità sociale e le occasioni di contatto è la motivazione del nuovo provvedimento del Tribunale e quindi le soluzioni “inedite”, adottate in questi mesi, si protrarranno ben al di là del periodo rosso e per tornare alla normalità occorrerà attendere fino alla fine di luglio.