Cuneo – Le Acli provinciali di Cuneo chiedono più attenzione e sostegno al mondo del terzo settore e alle associazioni a cui, specialmente nei momenti di emergenza come quello attuale, si chiede un impegno in prima linea, ma che poi non vengono adeguatamente sostenute: un disagio ampiamente vissuto da tante realtà territoriali, tra cui gli oltre 250 circoli Acli della Granda.
“Quando c’è bisogno – dice il presidente provinciale delle Acli di Cuneo, Elio Lingua – terzo settore è sempre chiamato a collaborare e viene lodato per questo; ma adesso non siamo più disposti a dare soltanto, senza ricevere nulla in cambio: è giunto il momento di sostenere e valorizzare tutto l’impegno del volontariato che, sul territorio, opera e organizza tante attività sociali”.
In questo delicato momento, i circoli Acli, pur essendo chiusi, hanno operato in molti modi: con raccolta fondi per gli ospedali, momenti di solidarietà, portando la spesa a casa, contattando telefonicamente le persone sole in difficoltà, offrendo assistenza psicologica a distanza e tanto altro; la sede provinciale e gli uffici zonali sono in funzione tramite assistenza telefonica, email, comunicazioni scritte e collaborazioni con altre associazioni.
Nonostante questo grande impegno, è però evidente che ci sono delle difficoltà che i circoli si trovano ad affrontare.
“Chiediamo contributi a fondo perduto per le associazioni e società sportive – dice ancora Lingua -, una sorta di reddito di emergenza e la sospensione di tutte le utenze luce, gas e acqua, poiché i circoli sono rimasti chiusi. Tra le diverse proposte c’è anche quella di avere un sostegno per una copertura assicurativa per tutti i volontari, anche contro il coronavirus. Proponiamo inoltre il sostegno per i circoli, le Pro Loco che organizzano i festeggiamenti patronali, per cori, bande musicali, compagnie teatrali e gruppi musicali che, a livello amatoriale, rappresentano quel settore dell’arte popolare che in Piemonte è vasto e molto importante”.