Cuneo – Sono passati 10 anni esatti da quel 9 maggio 2010, quando alle 20 di una domenica sera destinata a restare nella storia della città, il pallone colpito da Vlado Nikolov cadde a terra, spezzò la maledizione e consentì a Cuneo di conquistare il suo primo scudetto nel volley. Quello scudetto, a lungo inseguito tanto da sembrare a un certo punto irraggiungibile per una squadra che da anni era di casa ai massimi livelli, fu il culmine dell’avventura di Cuneo nell’olimpo del volley italiano e internazionale, iniziata nel 1989 con la promozione in A1 e proseguita per oltre vent’anni di successi e di emozioni. Quella squadra formidabile, costruita nel corso di anni di successi e di grandi sfide da dirigenti competenti e appassionati, e guidata in panchina da coach Alberto Giuliani, era arrivata alla finale di Bologna contro i campioni d’Europa dell’Itas Trentino senza i favori del pronostico, ma con la consapevolezza dell’appuntamento con la storia. Dopo un primo set quasi da spettatori impotenti di fronte a un avversario che sembrava troppo forte per essere vero (14-25), la squadra cuneese ha preso coraggio e ha tramortito l’avversario in un crescendo di entusiasmo (25-20, 25-22 e 25-20) che resterà per sempre nella memoria di migliaia di cuneesi, sugli spalti di Bologna, a casa o davanti al maxischermo, a iniziare dai Blu Brothers e da tutti quegli appassionati che della storia e dei successi del volley cuneese sono stati veri protagonisti più che semplici spettatori.
Una festa di sport e di tutti gli appassionati che negli anni si sono avvicinati alla pallavolo a Cuneo, dai tempi del palatenda fino a quel 9 maggio 2010. Un’epopea di personaggi, grandi presidenti, fino a Valter Lannutti artefice dello scudetto, dirigenti appassionati, allenatori e tanti campioni, grandi partite, vittorie, emozioni e anche delusioni e sconfitte, che nello sport non mancano mai. Ma da cui Cuneo si è sempre rialzata, fino ad arrivare a quel 9 maggio e quello scudetto (è possibile rivivere nei dettaglia quell’impresa nel libro Campioni d’Italia di Cesare Mandrile e Gianni Scarpace). Nessuno, quel giorno, avrebbe pensato che il volley cuneese sarebbe poi sceso così in fretta dal piedistallo, ma questa è un’altra storia che però proprio da quel bagaglio incredibile di esperienza, passione e competenza può ripartire.
Dieci anni dopo, questo è il momento e l’occasione di ricordare, ancora una volta, quelle emozioni, e i nomi dei giocatori di quella squadra: Wout Wijsmans, Nikola Grbic, Vlado Nikolov, Hubert Henno, Gigi Mastrangelo, Simone Parodi, Francesco Fortunato, Marco Nuti, Giuseppe Patriarca, Janis Peda, Francesco Pieri, Andrea Marchisio, Andrea Ariaudo, Gregor Jeroncic e i giovani Matteo Bolla, Edoardo Mulatero e Giacomo Ghibaudo, e il coach Alberto Giuliani. Che campioni, e che tempi, ragazzi.