Non sono tempi questi per l’Unione Europea di “volare nel blu, dipinto di blu”, come dovrebbe per il colore della sua bandiera e come cantava in giorni migliori Domenico Modugno.
Le previsioni economiche per l’anno in corso dipingono un’economia europea in caduta libera, con una recessione media di circa l’8% che, per l’Italia, diventa quasi del 10%.
In questi cieli di profondo rosso stentano a volare anche le compagnie aeree europee: dalla popolare Ryanair, dai prezzi a prima vista stracciati, fino alle più blasonate e care Lufthansa e Air France che adesso, per alzarsi in volo, debbono aggiungere al carburante diversi miliardi di euro, generosamente serviti dallo Stato in questa congiuntura di facili aiuti pubblici.
C’è una compagnia aerea nostrana, che all’Italia dovrebbe dare le ali, in attesa di altrettanta generosità per continuare a volare. Ma lo Stato che dovrebbe rifinanziarla vola anche più nel rosso di lei. Praticamente rasoterra.