Cuneo – Monitoraggio del contagio, livelli di allerta, gestione della fase 2 dell’emergenza sanitaria, economica e sociale, nuovo accordo con i medici di medicina generale e avvio della sperimentazione delle cure con il plasma. È il piano sanitario della Regione per queste prossime due settimane.
Sono tre i livelli di monitoraggio con cui la Regione Piemonte vigila sull’andamento del contagio: l’elaborazione dei dati piemontesi raccolti dall’Unità di crisi, i livelli di attenzione locale che si basa su tre indicatori fondamentali: la curva del contagio, il fattore R0 (ovvero del numero medio di infezioni secondarie generato da ciascun individuo covid positivo) e la comparsa di eventuali focolai; e le analisi territoriali istituzionali con le eventuali criticità legate agli spostamenti dei cittadini, ad esempio nell’uso del trasporto pubblico, negli esercizi ad alta affluenza e nelle aree pubbliche, come giardini, parchi e mercati. Verifica, inoltre, del numero di attività produttive, commerciali e professionali aperte o ancora in situazione di chiusura.
Nel pomeriggio è stata raggiunta l’intesa con le rappresentanze istituzionali e sindacali dei medici di medicina generale che getta le basi per la nuova riforma del servizio di medicina sul territorio. In particolare, il medico di famiglia diventa la sentinella che intercetta gli eventuali nuovi focolai di infezione e, alla luce del quadro clinico, pone direttamente in quarantena il “sospetto positivo”, attivando in automatico, attraverso la piattaforma covid Piemonte, la procedura di effettuazione del tampone diagnostico e del tracciamento dei suoi contatti.
Il Piemonte ha avviato, a Torino e Novara, la prima fase della sperimentazione delle cure con il plasma per i malati covid, che verrà presentata in modo approfondito la prossima settimana.