Caraglio – Solidarietà ispira solidarietà, sempre, forse ancora di più in questo periodo di emergenza sanitaria e di sforzi del personale che opera nella sanità pubblica: un esempio viene dal Principato di Monaco passando per Cuneo e guardando anche a Caraglio, con una donazione all’ospedale Santa Croce e Carle. Ne è protagonista la famiglia Cavallo, originaria del paese alle porte della valle Grana, con l’azienda monegasca Méditerranée Distribution (per l’importazione di prodotti italiani): il padre Sergio e i figli Andrea ed Elena, dopo aver letto un articolo qui, sul sito de La Guida, hanno voluto contribuire a sostegno dell’ospedale cuneese.
“Originario di Caraglio ma espatriato nel Principato di Monaco da oltre 22 anni – spiega Sergio Cavallo -, leggendo il vostro giornale sono stato sensibilizzato dalla necessità di aiuti in favore dell’ospedale Santa Croce di Cuneo in occasione della dura lotta contro l’epidemia Covid-19. Di comune accordo con miei figli Elena ed Andrea, che condividono con me l’amministrazione della nostra azienda familiare Méditerranée Distribution, abbiamo deciso di rinunciare a una parte dei nostri compensi di amministratori per farne dono all’ospedale Santa Croce di Cuneo così come hanno fatto molti altri imprenditori di Caraglio e del cuneese”.
L’intervento benefico è stato effettuato con una donazione, dell’importo di 10.000 euro, ricevuta e formalizzata dall’azienda ospedaliera il 17 aprile scorso. Per la famiglia di origini caragliesi l’ispirazione è venuta da un articolo su www.laguida.it su una donazione giunta proprio da Caraglio, dalla famiglia Giordano (Giordano Poultry Plast e Plastimark; articolo pubblicato l’11 aprile scorso, https://www.laguida.it/2020/04/11/aiuti-per-lospedale-di-cuneo-anche-dalla-famiglia-giordano/). L’imprenditore, a sua volta, spera che questa catena di buon esempio non si interrompa: “Trovo che è stato per noi un utile incitamento all’emulazione leggere tra le vostre pagine l’articolo relativo al dono della famiglia Giordano”, con l’auspicio che “molti altri nuovi donatori si aggiungano in un gesto di generosa solidarietà che permetterà alla struttura ospedaliera di far fronte ancora più efficacemente alle nuove grandi necessità sanitarie che il futuro ci richiede” (fotografia di Giorgio Bernardi).