Cuneo – Confcommercio Piemonte e Confcommercio Provincia di Cuneo sottolineano lo stato di profonda frustrazione in cui si trovano le imprese del commercio, turismo, servizi, trasporti e gli operatori delle professioni e denunciano la pressoché totale indifferenza che il governo italiano ha dimostrato per la loro sorte.
“Dopo due mesi di gravissimi sacrifici – si legge nella lettera – fino a domenica 26 aprile questi imprenditori erano pronti a ripartire in condizioni di massima sicurezza, disponibili ad ulteriori rinunce pur di rispettare le procedure e le regole previste dal protocollo nazionale dello scorso 24 aprile e dalle linee guida sviluppate all’interno delle singole categorie. Si sarebbe trattato di una ripartenza obbligata, peraltro, a fronte del mancato arrivo degli aiuti economici che sarebbero stati necessari per evitare la moria di un numero altissimo di imprese. Tale speranza è andata ancora una volta delusa dopo le insufficienti parole del Presidente Conte”.
“Se restano chiusi negozi, ristoranti, bar e mercati non alimentari, buona parte delle merci prodotte dalle industrie italiane ben difficilmente potrà essere venduta e consegnata al consumatore finale – sottolinea Luca Chiapella, presidente Confcommercio Cuneo – È fondamentale che le misure di sostegno finora promesse si concretizzino in veri aiuti per le aziende che rappresentiamo e per i loro dipendenti”
Prosegue intanto la mobilitazione delle imprese che da domenica sera continuano ininterrottamente a manifestare tramite le Ascom. Anche a Cuneo infatti continuano le iniziative di protesta. Dai cartelli esposti sulle saracinesche (Fateci riaprire ora per non chiudere per sempre!) per i negozi che dovranno attendere fino al 18 maggio e per ristoranti e bar per i quali il rinvio è stato al 1° giugno, all’iniziativa social #fasedueanchepernoi! che vede unite le imprese del commercio, del turismo, dei servizi, dei trasporti ed i professionisti, per rivendicare la prosecuzione della cassa integrazione per i dipendenti, con richiesta di maggiore celerità, moratoria fiscale per i prossimi mesi, estensione del credito d’imposta ad uffici, magazzini ed alberghi, promozione turistica, sostegno all’e-commerce per le micro e piccole imprese, regolamentazione delle piattaforme online.