Farigliano – La chiave dei locali degli esercenti fariglianesi è stata consegnata simbolicamente stamattina nella mani del sindaco Ivano Airaldi. Un gesto che non vuole essere una protesta ma la richiesta di aiuto alle istituzioni nazionali affinché non dimentichino le categorie commerciali che in questo momento sono in ginocchio per la chiusura forzata dovuta all’emergenza Covid-19. L’iniziativa, che ha raccolto l’invito nazionale delle associazioni di categoria, è partita da ieri sera quando le serrande di ristoranti, bar, gelaterie, pizzerie, parrucchiere, estetiste attualmente chiuse si sono aperte. I titolari a braccia conserte davanti ai loro ingressi illuminati, hanno voluto così esprimere attraverso una manifestazione pacifica, ma incisiva, l’evidente disagio che procurerà la decisione di prolungare le serrate fino al 1° giugno presa nell’ultimo Dpcm.
“Non chiediamo di poter riaprire prima, capiamo l’importanza della salute pubblica – dice Maurizio Quaranta, titolare del ristorante La Speranza – ma di prevedere aiuti concreti per poter far sopravvivere le nostre attività ormai troppo provate”. “Mi farò portavoce della situazione davanti al Prefetto e ai politici locali. – ha detto Airaldi, comprendo le difficoltà oggettive che state affrontando perché oltre la famiglia è essenziale il lavoro. Come Amministrazione troveremo coperture economiche per concedere spazi gratuiti per i dehors e anche per non farvi pagare la Tari maturata in questi mesi in cui non sono stati prodotti rifiuti”.