Torino – Il presidente del Comitato Piemonte Valle d’Aosta della Figc-Lnd, Christian Mossino, ha scritto alle società affiliate una lettera in cui esamina gli aspetti della ripresa del calcio dilettantistico, cercando di identificare i probabili scenari dal punto di vista gestionale ed organizzativo. Considerando inapplicabili per il calcio dilettantistico le prescrizioni sanitarie che entreranno in vigore per la cosiddetta “fase 2” in ambito sportivo (ambienti sterili, controllo costante dei tesserati con l’esecuzione dei tamponi, allenamenti con distanza interpersonale tra gli atleti, ingressi scaglionati negli spogliatoi, impianti sportivi vietati al pubblico ecc.), “parlare di ripartenza dei campionati della stagione in corso è improponibile, perché non esistono le condizioni e tantomeno i tempi per poterli portare a conclusione”. “Occorre – spiega Mossino – iniziare a pensare a costruire il futuro, quello più imminente e che riguarda la prossima stagione sportiva 2020/2021, per consentire a tutti i gruppi associativi di poter programmare per tempo le nuove attività, attraverso una riorganizzazione delle squadre e del proprio modello gestionale. Relativamente ai campionati non conclusi di questa stagione proporremo il blocco delle retrocessioni e la predisposizione di una graduatoria di merito per ogni categoria che tenga conto del coefficiente punti/gare disputate, da cui attingere per il completamento degli organici in funzione delle decisioni della Divisione Interregionale per quanto riguarda la Serie D, garantendo la necessaria integrazione degli organici di tutti i campionati regionali. Per quanto attiene alle categorie di Settore Giovanile e Scolastico congeleremo gli organici e nella eventualità li integreremo adottando le stesse misure più sopra esposte”.
“Per quanto riguarda le difficoltà economiche che andranno a condizionare le società sportive, “sono in fase di studio le misure di sostegno e salvaguardia, con interventi che possano prevedere sgravi anche dal punto di vista economico. Proporremo di anticipare i tempi delle adesioni ai campionati con una fase di pre-iscrizione che possa consentire per tempo eventuali interventi sulla composizione degli organici ed una migliore organizzazione delle future attività. Continueremo a sensibilizzare le istituzioni affinchè garantiscano misure di supporto alle associate, perché il calcio è un bene comune, un patrimonio sociale, parte integrante del settore terziario, e per questi motivi occorre che ciascuno preveda le necessarie tutele”.