Nello sport sembrava quasi una regola vincere in casa piuttosto che in trasferta. La squadra italiana della politica sembra contraddire questa indicazione.
Manca meno di una settimana alla partita forse decisiva per il futuro dell’Italia e dell’Europa nella lotta al coronavirus e nella “amichevole” giocata al Parlamento europeo la nostra squadra è riuscita, con il suo voto, a perdere in casa e in trasferta, schierando formazioni sbagliate e moltiplicando gli autogol.
Allenati da settimane a giocare in ordine sparso in casa, tra governo centrale e Regioni e tra forze politiche sempre più litigiose, gran parte dei nostri giocatori, di maggioranza e di opposizione, hanno calciato nell’emiciclo del Parlamento europeo palloni in tutte le direzioni, votando non per l’Italia ma solo gli uni contro gli altri all’interno della propria squadra, dimenticando chi erano i loro veri avversari.
Un gran brutto pronostico per l’Italia in vista della partita finale, il prossimo 23 aprile, al Consiglio europeo dei Capi di Stato e di governo.