Costigliole Saluzzo – La terra, insieme a San Francesco e ai poveri, sono stati i suoi grandi amori. Frate Mario Borello (nato a Costigliole l’11 dicembre 1943), è morto stamattina a Genova, nell’Ospedale San Martino. Un suo fratello cappuccino, sinceramente colpito: “E’ morto da solo, solo come un cane: che tristezza, pensando che lui amava stare in mezzo alla gente!”. Frate Mario era un vero uomo di Dio. Nel corso della sua vita, era stato a Madonna di Campagna di Torino, a Chivasso, a Revello (ultimo frate a chiudere il convento che oggi ospita le monache di clausura Romite), a Fossano (per 18 anni), a Chatillon (per 6 anni), al Monte dei Cappuccini di Torino (dove serviva i panini ai poveri) e poi nel convento di Tortona. Dagli inizi di gennaio, era nell’Infermeria dei Cappuccini di Genova, perché aveva seri problemi di salute.
Frate Mario amava i fiori, l’orto (cucinava anche benissimo!) e aveva tanti, tanti amici: a loro confidava che “mentre lavoravo la terra, c’è stata una folgorazione, come è successo a San Paolo. Sarebbe una storia lunga da raccontare ! È stata una vocazione misteriosa, Dio ha voluto così e nel 1960 sono entrato nel convento dei Cappuccini di Chivasso”.
Il missionario Pieraldo Delfino di Busca: “Ha sempre sostenuto noi frati missionari a Capo Verde, con la preghiera e con tanti gesti concreti. E’ stato un vero “pilastro” dall’Italia, per noi”. Una monaca di clausura di Revello: “Noi non possiamo che ringraziare frate Mario per tutto il bene che ha fatto per i giovani di Revello, e non solo qui! E a distanza di anni, vediamo i tanti frutti del suo impegno e della sua testimonianza … Oggi sono 34 anni che siamo arrivate dalla Lombardia, ci aveva lasciato il convento pulito e in condizioni perfette, e con tanti fiori. Tanti angoli del monastero continuano a parlarci di lui!”. La cerimonia funebre è ancora da fissare.
Foto di Alma Delfino