Cuneo – Accanto alle farmacie, tra chi tutti i giorni è in prima fila per continuare a prestare servizi indispensabili, ci sono anche le Parafarmacie.
In questi giorni di emergenza sono sempre di più un presidio sanitario importante, un punto di riferimento al quale rivolgersi per continuare a essere forniti di farmaci da banco, ma anche per acquistare i dispositivi di protezione individuale, mascherine e gel igienizzanti o prodotti alimentari per la prima infanzia.
Tutte aperte e operative, le Parafarmacie hanno dovuto attrezzarsi per effettuare consegne a domicilio, ma anche per permettere ai clienti di entrare nei locali in piena sicurezza, garantendo ingressi contingentati e il rispetto delle distanze tra le persone. Lo hanno fatto con banconi di plexiglas montati sui banconi, gel disinfettanti e spray da utilizzare dopo ogni cliente servito e indossando mascherine e guanti durante tutto il servizio.
In questi giorni le richieste che arrivano dai clienti sono le più disparate, prime fra tutte le mascherine, ma anche l’alcool e i gel disinfettanti, la cui ricerca però è un po’ calata rispetto ai giorni pre-chiusura. Quasi introvabili invece i termometri frontali e i saturimetri, piccoli apparecchi che permettono di misurare i livelli di ossigeno nel sangue. Uno dei campanelli d’allarme del Covid-19 è infatti la difficoltà respiratoria che è riscontrabile anche da un’insufficiente ossigenazione del sangue.
Insomma, un presidio sanitario importante quello delle Parafarmacie, che stanno diventando anche punti di riferimento dal punto di vista sociale e informativo. In particolare nei piccoli centri e nelle frazioni, le Parafarmacie sono un posto di fiducia a cui rivolgersi per chiedere chiarimenti, delucidazioni, per essere rassicurati o per verificare la veridicità di notizie lette sui giornali, su internet o sentite alla televisione. Senza dimenticare l’importanza del sostegno emotivo, quanto mai indispensabile in questi giorni difficili in cui la paura e l’ansia rischiano di prendere il sopravvento. In tutti, ma soprattutto negli anziani e nelle persone sole. Sono loro ad essere i più fragili, ma anche i più spaventati e i più a rischio e quindi quelli che oggi più che mai necessitano di maggior aiuto.