Cuneo – Un cestino che cala dal balcone di casa fino all’altezza strada con pasta, uova, sugo, olio, zucchero e tutti i beni necessari. Chi può mette dentro e chi ha bisogno prende. È l’iniziativa promossa dal loro balcone di casa in via Amedeo Rossi 25, da Gian Maria Aliberti Gerbotto, 47enne giornalista e scrittore e Manuela Saija, 40enne impiegata cuneese. “Abbiamo sentito l’idea al telegiornale e abbiamo deciso di calare anche noi un cesto colmo di generi alimentari di prima necessità” spiegano. Un cartello appeso alla cesta di vivande porta la scritta “Chi può lascia, chi non può prende” e così si spera che succeda. A riempire il cestino durante il giorno ci pensano le due figlie dodicenni Thea e Giorgia che si sono fatte coinvolgere.
“Speriamo che l’iniziativa possa essere condivisa e ripresa da altri cuneesi in altre zone della città. Da oggi, chi ha bisogno, può recarsi quando vuole dal cesto e prendere, in completo anonimato, quello di cui necessita”.