Cuneo – Mascherine e altri dispositivi di protezione individuale sono stati in questi giorni donati ai pediatri di libera scelta che operano nel capoluogo e nei paesi limitrofi dalla ditta Termoambiente di Borgo San Dalmazzo, dall’agenzia Axa Assicurazioni di Alberto Guastoni e da Isoardi Boutique di Cuneo.
L’iniziativa benefica è andata a sopperire almeno in parte alla carenza di dotazioni (mascherine, camici e guanti monouso, occhiali) finora pervenute dall’Azienda Sanitaria con pesanti ritardi, in quantità limitate e qualitativamente inadeguate.
“Proteggere un pediatra – commenta il dr. Giulio Michele Barbero, segretario regionale della Fimp (Federazione Italiana Medici Pediatri) piemontese e medico con ambulatorio a Caraglio -, soprattutto se lavora sul territorio, significa evitare che egli si ammali, che contagi i propri piccoli pazienti e i loro accompagnatori, e che debba curarsi, non potendosi più prendere cura dei bambini. Evenienza, quest’ultima, che nessuno può permettersi in questo momento di grave difficoltà”.
Il coronavirus pare colpire in maniera più lieve i bambini. Se la maggioranza della popolazione pediatrica sviluppa sintomi di moderata entità, tuttavia, si sono anche verificati casi gravi, in particolare tra i neonati e i piccoli in età prescolare. I bambini vanno, quindi, protetti e tutelati, senza dimenticare che essi possono veicolare l’infezione agli adulti, compresi i pediatri.
“La pediatria del territorio – spiega il dr. Barbero – ha, quindi, adottato sin dall’inizio dell’emergenza quanto previsto dalle disposizioni nazionali, regionali e dalle aziende sanitarie, talvolta anticipandole”.