Torino – Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, ha comunicato alla riunione dei capigruppo del Consiglio regionale l’intenzione di non concedere “alcun tipo di allentamento delle misure di prevenzione al contagio, al contrario stiamo valutando il possibile inasprimento delle sanzioni nei confronti di chi le violasse. Stiamo valutando la fattibilità giuridica – ha chiarito Cirio – ma la nostra intenzione è soprattutto quella di mandare un messaggio chiaro ai piemontesi: non ci sono le condizioni tecniche per uscire di casa, salve le ragioni di necessità già elencate dai nostri decreti e da quelli nazionali”. Un inasprimento delle sanzioni, quindi, affinché la comunicazione dei numeri con i quali si comincia a certificare il successo delle misure adottate, non le vanifichi, convincendo qualcuno che magari sia possibile uscire di casa in modo indiscriminato. Concordi sul mantenimento delle restrizioni e sul rigore delle misure i vari capigruppo, tra i quali è emersa la preoccupazione per la situazione delle Rsa e per la difficoltà nel reperimento delle mascherine. Marco Grimaldi (Luv) ha inoltre chiesto chiarezza affinché colf e badanti possano lavorare solo per i casi di reale necessità, mentre Silvio Magliano (Moderati) ha sottolineato come “per i bambini con problemi psicologici e psichiatrici, una passeggiata almeno sotto casa ha scopi terapeutici riconosciuti”.