Cuneo – Oggi (giovedì 2 aprile) è la giornata mondiale dell’autismo. E in questo periodo è d’obbligo una domanda: come possono convivere le famiglie, in una quotidianità già difficile, con la nuova situazione di emergenza sanitaria e restrizioni agli spostamenti? Una risposta, inevitabilmente pesante, è concorde tra gli esperti: durante l’emergenza attuale aumentano i problemi per le famiglie nella gestione di un figlio autistico. E quest’anno non è stato possibile organizzare iniziative per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sul problema, che in Piemonte (dati 2018) interessa circa 3.500 minori e un migliaio di persone tra i 18 e i 30 anni; per il territorio dell’Asl Cn 1, in totale, sono almeno 500 le persone con una diagnosi di disturbo dello spettro autistico.
Un tentativo di risposta alle famiglie per questo periodo viene proprio dall’Asl Cn 1, che ha condiviso materiale per il tempo da trascorrere in casa, soprattutto con i più piccoli (link al fondo dell’articolo), oltre a procedere con telefonate e videochiamate alle famiglie.
“L’emergenza sanitaria in corso non consente, come accaduto negli ultimi anni, di attivare iniziate di sensibilizzazione e confronto sul problema dell’autismo”, spiega Giuseppe Maurizio Arduino, responsabile del “Casa” di Mondovì. “Va tuttavia sottolineato – prosegue – che questa emergenza ha pesanti ricadute sulle persone con autismo e sulle loro famiglie. Nel caso dei bambini, la chiusura delle scuole e la sospensione dei trattamenti fa ricadere esclusivamente sui genitori la responsabilità di dare continuità alle attività di stimolazione ed educazione speciale dei loro figli. Per le persone con autismo con disabilità intellettiva, inoltre, è spesso problematico comprendere perché non è possibile uscire di casa. Per tutti, i cambiamenti delle routine consolidate aumentano il livello di ansia e di conseguenza possono aumentare ulteriormente lo stress della persona e del famigliare”.
In questa fase delicata, viene rimarcato da esperti su scala nazionale, è ancora più necessario accendere i riflettori sulla giornata del 2 aprile per ricordare l’importanza del sostegno e del supporto alle famiglie di persone con autismo, spesso sole di fronte ai loro problemi quotidiani.