Boves – La dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo di Boves, Olga Bertolino, ha scritto agli alunni: “Molte volte noi, in classe, abbiamo cercato di insegnare ai nostri alunni a navigare stando sulla spiaggia, offrendo l’oceano un secchiello alla volta: perché è più sicuro, perché occorreva costruire gli strumenti, prima di prendere il largo. All’improvviso, da qualche settimana, è come se tutto il mondo della scuola fosse stato catapultato letteralmente in mezzo all’oceano». La preside cita Gianni Rodari quando dice “Al bambino noi non possiamo consegnare l’oceano un secchiello alla volta però gli possiamo insegnare a nuotare nell’oceano e allora andrà fin dove le sue forze lo porteranno, poi inventerà una barca e navigherà con la barca, poi con la nave… Non dobbiamo dare al bambino delle quantità di sapere, ma degli strumenti culturali perché lui crei, spinga la sua ricerca fin dove può, poi certamente toccherà sempre a noi spingere più in là e aiutarlo ad affinare i suoi strumenti”».
“Dopo i primi giorni alla deriva stiamo tutti insieme, piano piano, tracciando una nuova rotta. Molti, alunni, genitori – continua Bertolino -, hanno generosamente offerto aiuto a chi era più in difficoltà per collegarsi, per avere qualche materiale, qualche asse per costruire una zattera. Stiamo facendo di tutto perché nessuno, in questo momento inaudito, rimanga travolto dalle onde. Ai ragazzi chiedo di ascoltare con fiducia i loro insegnanti, segnalando le difficoltà perché solo così si può correggere la rotta. Noi adulti cerchiamo a nostra volta di essere per quanto possibile positivi”.