Cuneo – L’aumento dei contagi anche tra il personale medico, infermieristico e gli oss, gli operatori socio sanitari, continua anche negli ospedali cuneesi. Le direzioni, a differenza di altre strutture in altre parti del Piemonte e del Paese, non rilasciano numeri esatti, ma il problema c’è e non bastano le nuove assunzioni, i rientri dai pensionamenti e i turni massacranti a cui si stanno sottoponendo medici e personale a sopperire queste mancanze.
Se il controllo su pazienti e utenti dell’ospedale è attivo ormai da tempo, con la misuraziiione delle temperatura corporea all’ingresso del Santa Croce e Carle e dell’Asl, il controllo all’entrata anche sul personale è iniziato da pochi giorni. E negli ultimi giorni a queste criticità si sono aggiunte quelle del percorso di vigilanza dei dipendenti esposti a Covid 19, specie di quei sanitari che lavorando presso i reparti dei malati di coronavirus, hanno accusato i sintomi con febbre alta, tosse, stanchezza. Lasciati ovviamente a casa in isolamento e affidati alla sorveglianza dei servizi territoriali, molti hanno però dovuto recarsi nella sede Asl per effettuare il tampone nonostante i sintomi, facendo “girare” il virus con rischio di contagio per la popolazione e soprattutto creando a loro difficoltà perché si sono dovuti spostare con febbre e dolori. Tutto questo perché in questo momento per il personale l’Asl non sembra in gradi effettuare i tamponi a domicilio proprio per il personale che è in prima fila nella lotta al terribile Covid 19.