Pontechianale – Il Rifugio Grongios Martre, nel cuore del bosco dell’Alevè (la distesa di pini cembri già cantanta da Virgilio nell’Eneide) resterà chiuso fino a giugno. Spiega Laila Chapel: “Mio Marito Luca ed io viviamo nel bosco da ormai 10 anni e nella struttura ospitiamo escursionisti e persone che come noi apprezzano la vita semplice in montagna, il cibo genuino e la natura. Il rifugio si trova a 1.736 metri di quota ed è raggiungibile esclusivamente a piedi, con una camminata di circa 20 minuti da borgata Castello. La baita è stata interamente ristrutturata da mio papà “Peyu”. I nostri ospiti sono per lo più stranieri o italiani (di altre regioni o da centri urbani) ed il servizio che proponiamo è di accoglienza e ristorazione riservato agli ospiti della casa nel periodo estivo e pranzi su prenotazione nel periodo invernale”.
Con il coronavirus la vostra vita come è cambiata?
“La nostra quotidianità non ha subito grandi sconvolgimenti, ma è comunque strano non vedere passare proprio nessuno… Ci siamo adeguati alle disposizioni governative ed abbiamo chiuso l’attività e sicuramente non riapriremo prima di giugno. Il mondo visto da qui si rivela ancora più vulnerabile: l’ossessione per una crescita economica in un mondo sempre più globalizzato sta svelando le sue debolezze e fragilità. Ne usciremo, ma un ripensamento profondo ai nostri stili di vita è assolutamente necessario”.