Cuneo – Battesimi, prime comunioni, cresime, matrimoni devono essere rinviati a quando l’emergenza sanitaria sarà scemata. Inoltre nei prossimi giorni si deciderà sulle celebrazioni del Triduo Pasquale. Il vescovo di Cuneo e di Fossano dà indicazioni alle parrocchie, tra cui anche la presa di posizione di salvaguardare la pietà verso i defunti in questo momento in cui vengono chiusi i cimiteri in molti comuni. “In tempo di emergenza sanitaria, la pietà umana e cristiana verso i defunti non può essere cancellata”, così dice il vescovo. “Le prescrizioni igieniche delle autorità vanno rispettate in modo scrupoloso”, continua il vescovo “e tuttavia questo non deve annullare del tutto il commiato da chi muore in questi giorni e la più generale cura per la memoria dei defunti. Ci rattrista la disposizione di chiudere i cimiteri che alcuni sindaci stanno prendendo: pur rispettando le decisioni di chi deve governare in questo momento non facile, riteniamo però che come si lasciano aperti i mercati alimentari o altri esercizi ritenuti essenziali così anche si può garantire un regolato accesso ai luoghi della memoria dei defunti, così come le autorità ecclesiastiche hanno garantito l’apertura delle chiese”.
Infine il vescovo fa un appello perché nessuno sia lasciato solo, ricordando che proprio in questo momento piccoli gesti possono fare la differenza. Pensa agli anziani che aspettano una telefonata e alle fasce più deboli della nostra società che in questo momento non hanno più il lavoro e che in molti casi sono presi a cuore dalla Caritas (per vedere il video messaggio clicca qui).
Salvaguardare la pietà verso i defunti, devono essere garantite le Esequie secondo il rito ridotto prescritto
A questo proposito sono state fornite delle indicazioni per le Esequie in forma privata, come attualmente permesso dalle disposizioni civili che regolano questa emergenza, secondo il rito ridotto: deposta la bara il celebrante presiede la liturgia della Parola, con i canti e una breve omelia, il commiato, l’aspersione e l’incensazione del corpo del defunto, senza alcune ulteriore riduzione. Il vescovo chiede anche agli operatori dei servizi funebri di collaborare in questa direzione, poiché la dignità dell’ultimo saluto deve essere salvaguardata. In conclusione, le indicazioni quando la cremazione è compiuta prima delle Esequie.
La celebrazione dei Sacramenti rimane necessaria, anche se viene contenuta o differita
Il vescovo ricorda la necessità della celebrazione dei Sacramenti per la vita della Chiesa “al fine di salvaguardare la vita cristiana in questo tempo di emergenza sanitaria, consapevole che non basta pregare a casa perché i Sacramenti celebrati nella Chiesa sono necessari per la salvezza”.
A questo proposito sono state date le seguenti indicazioni:
1) La celebrazione dei Battesimi dei bambini sia differita alle domeniche di Pasqua, al tempo in cui le attuali restrizioni verranno allentate: se dovesse perdurare fino alla Pentecoste il regime odierno, verranno date nuove disposizioni. In pericolo di morte, su richiesta esplicita dei genitori e rispettando tutte le prescrizioni igieniche, si battezzi il bambino.
2) Sulla celebrazione nella notte di Pasqua dei Battesimi dei catecumeni adulti già eletti, con la Cresima e l’Eucaristia, verranno date disposizioni nei prossimi giorni, quando si potrà regolare, di intesa con le autorità civili competenti, la celebrazione del Triduo Pasquale. In pericolo di morte si proceda come per i bambini.
3) In merito al differimento di Cresime e Prime Comunioni, come anche delle Prime Confessioni, tutte le date messe in agenda sono da ritenersi più che incerte, anche quelle programmate per il mese di maggio. Si suggerisce di prendere tempo e, quindi, di non procedere con decisioni affrettate. Ci sembra prezioso suggerire di approfittare di questo tempo per riflettere anche con i catechisti e i genitori su questioni di fondo, pur non potendo ancora fissare le date delle celebrazioni. Tenendo conto di ciò e non sapendo cosa succederà dopo il 3 aprile invitiamo a dialogare in modo coinvolgente, costruttivo e «virtuale» con i genitori. Realisticamente suggeriamo, infine, di differire tutte le celebrazioni dei Sacramenti a quando la situazione sanitaria si sarà stabilizzata.
4) Non potendo, in questi giorni, adempiere all’obbligo di partecipare all’Eucaristia di domenica e nelle altre feste di precetto i parroci, attraverso i social media, raccomandino a tutti i fedeli di pregare personalmente (è possibile partecipare alla Messa domenicale presieduta dal vescovo e trasmessa su Telegranda alle 11, ndr).
5) Per la confessione individuale, si seguano le prescrizioni igieniche, facendo il possibile per favorirla quando richiesta e comunque ricordando a tutti i fedeli che l’intero tempo di Pasqua, fino alla Pentecoste, rimane un periodo favorevole per confessarsi e così anche adempiere al precetto annuale.
6) Per l’amministrazione dell’Unzione degli infermi si seguano le prescrizioni igieniche, lasciando che in ospedale – avvisato il personale sanitario – la amministrino soltanto i cappellani e ricordando la possibilità di compiere le unzioni senza contatto fisico ma con l’uso di uno strumento.
7) I parroci favoriscano il differimento dei Matrimoni a quando le attuali restrizioni verranno allentate. Se i nubendi insistono, per motivi personali, di celebrare comunque le nozze si proceda davanti al sacerdote o diacono assistente dotato di facoltà e alla presenza di due soli testimoni, senza popolo e con la sola liturgia della Parola.
Tutte le disposizioni sono pubblicate sul sito della diocesi di Cuneo (http://www.diocesicuneo.it/).