Alba – È previsto per venerdì 13 marzo la definizione da parte del consiglio dei ministri del decreto contenente i provvedimenti economici di sostegno al lavoro e alle attività produttive. Lo ha sottolineato il governatore del Piemonte, Alberto Cirio, nella sua consueta diretta Facebook da casa. “Domani finalmente è il giorno del decreto. Avrei preferito che questo decreto arrivasse ieri, insieme con la richiesta dei sacrifici chiesti alle persone e al mondo dell’economia. Perché se da un lato chiedi di chiudere, dall’altro devi indicarmi come si farà per ripartire. Servono aiuti concreti che domani vedremo messi in pratica”.
Le richiesta della Regione Piemonte in merito riguardano in particolare la sospensione di tutti gli oneri contributivi e fiscali e l’accesso esteso alla cassa integrazione in deroga.
“Il nostro impegno è che nessuno dovrà essere lasciato da solo”, ha ribadito Cirio: “Tutti devono essere tutelati, dagli stagionali ai lavoratori autonomi fino ai dipendenti perché tutti sono stati danneggiati da questa situazione. Per tutte le scadenze fiscali in generali è previsto da questo decreto e domani vedremo che sia confermato la sospensione di tutti gli oneri contributivi e fiscali, per cui tutte le scadenze da lunedì verranno posticipate e la nostra proposta e che vengano dilazionate nel tempo. La nostra seconda richiesta al governo è l’estensione della cassa integrazione in deroga alle aziende che per le loro dimensioni non potrebbero accedervi. La nostra idea è quella di non privilegiare nessuno e aiutare tutti”.
Dal fronte sanitario, Cirio ha confermato l’impegno a nuove assunzioni di personale sanitario (130 hanno fatto domanda e 29 sono già stati assunti), ha ringraziato tutto il personale sanitario e ha lanciato un appello: “Dobbiamo continuare a donare il sangue: è vitale ed è una necessità per cui vale la pena uscire di casa”.
Tra i provvedimenti regionali, Cirio ha sottolineato l’impegno per le famiglie: “Noi abbiamo bisogno di andare incontro alle famiglie per i costi che hanno dovuto subire. Stiamo lavorando a sbloccare 15 milioni di euro già nel bilancio regionale utilizzando anche fondi europei, attendiamo soltanto che domani esca il decreto per vedere quali aree vengono lasciate più scoperte e quindi dove intervenire noi, per far in modo che nessuno venga lasciato indietro”.
Sulle attività produttive: “Il decreto in merito è molto chiaro: i negozi chiudono, tranne quelli relativi a servizi essenziali, qualsiasi attività produttiva può stare aperta soltanto se vengono garantire le misure di sicurezza per i lavoratori”.