Torino – Alberto Cirio in diretta Facebook ha comunicato e chiarito che cosa e come cambia la nostra vita con il nuovo decreto del presidente Conte di mercoledì sera 11 marzo.
“Avevamo chiesto alcune indicazioni e le abbiamo ritrovate nel decreto di Conte. Finalmente il decreto ci toglie dall’imbarazzo di dire cosa è aperto e chiuso perché è molto chiaro. Sono chiusi fino al 25 marzo tutti i negozi sia di vicinato che in centri commerciali ad eccezione di quelli che vengono considerati i negozi alimentari o beni di prima necessità, sia nel vicinato che nei centri commerciali. Per cui non serve andare a fare scorte, ma al supermercato comprate più cose perché meno andiamo meglio è; le merci continuano a viaggiare e i supermercati saranno approvvigionati, non andate con la famiglia ma da soli, al posto di andarci ogni due giorni andate una volta a settimana”.
Cirio ribadisce l’elenco dei negozi aperti: ipermercati, supermercati, discount alimentari, minimercati e altri servizi non specializzati di alimentari vari; commercio al dettaglio di surgelati, computer, periferiche, attrezzature per le telecomunicazioni, elettronica di consumo audio e video, elettrodomestici, carburante per autotrazione in esercizi specializzati, apparecchiature informatiche, ferramenta, vernici, vetro piano, materiale elettrico e termoidraulico, articoli igienico-sanitari, articoli per l’illuminazione, giornali, riviste, periodici, medicinali non soggetti a prescrizione medica, articoli medicali e ortopedici, articoli di profumeria, prodotti per toeletta e igiene personale, piccoli animali domestici, ottica e fotografia, combustibile per uso domestico e riscaldamento, saponi, detersivi, prodotti per lucidatura e affini; commercio al dettaglio di qualunque prodotto via internet, per televisione, per corrispondenza, radio, telefono, per mezzo di distributori automatici; commercio al dettaglio di prodotti alimentari, bevande e tabacco in esercizi specializzati; farmacie e parafarmacie; lavanderia e pulitura di articoli tessili e pelliccia, attività delle lavanderie industriali, tintorie, servizi di pompe funebri e attività connesse.
“Sono sospesi bar, ristoranti, gelaterie e pasticcerie, ma sono attivi servizi a domicilio per continuare a produrre e per dare un servizio ricordando a tutti di aumentare le sicurezze per i contatti con il pubblico, che sono le mascherine – continua Cirio -. Le edicole sono aperte perché i giornali sono fondamentali, l’informazione è fondamentale in questo momento. Le fabbriche rimarranno aperte ma attivando raccomandazioni che già noi avevamo concordato come Piemonte con Confindustria e gli altri partner”.