Cuneo – È attesa nel pomeriggio un’ordinanza del questore di Cuneo Emanuele Ricifari, che chiarifica ulteriormente che cosa si deve e che cosa si può e che cosa non si può fare in questo momento di emergenza. Il principio da cui si parte è la necessità di stare a casa ma dove questo non può avvenire si parla di restrizioni della libertà di riunirsi e di movimento.
“Sono partiti da questa mattina alle ore 6 i controlli su tutte le strade, non sono controlli a tappeto ma sparsi – dice il questore Ricifari – per garantire la massima sicurezza in un momento in cui siamo chiamati a limitazioni per utilità e sanità pubblica. Calma, compostezza ma anche rigoroso rispetto delle indicazioni fornite dalle autorità sanitarie. Siamo in una situazione di “difesa civile” e il questore è l’autorità istituzionale chiamata a parlare sul territorio e a organizare controlli per un corretto adempimento delle misure preventive”.
Il questore si esprimerà ufficialmente dopo l’incontro con sindaci e addetti alla pubblica sicurezza che è in corso. Ma ha voluto dare un’anticipazione, con a fianco il comandante provinciale dei carabinieri Pasquale Del Gaudio, per chiarire alcuni aspetti fondamentali.
“Non ci si può riunire evitando assembramenti e promiscuità – dice il questore – lavorare più possibilmente a distanza con le nuove tecnologie, sono sospese anche le riunioni sindacali. Ci si può muovere tra comune e comune ma anche all’interno del comune stesso solo per tre motivi: lavoro, salute e motivi personali e familiari importanti (dal babysitteraggio alla spesa). Contenere l’infezione si può fare solo rispettando i divieti e con il buon senso di tutti”.
I controlli ci sono e contravvenendoli si rischia una denuncia per falsa attestazione o dichiarazione a un pubblico ufficiale sulla identità o su qualità personali proprie o di altri (articolo 495 del codice penale ) e inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità (articolo 650 del codice penale) e altri reati contro la sanità pubblica.
Nel dettaglio si capiranno meglio alcuni divieti ma Ricifari e Del Gaudio danno alcune indicazioni su locali e attività a titolo esemplificativo: i bar possono servire al bancone con le dovute distanze, e i gli esercizi take away possono effettuare consegne a domicilio anche dopo le 18, ma non possono accogliere i clienti dunque devono tenere chiuso l’esercizio. Le famiglie possono fare una passeggiata ma non fermarsi in parchi o luoghi affollati. Chi arriva da fuori come oggi molti francesi attraverso Tenda verso il mercato, può tornare indietro perché per turismo non ci si può muovere.