Borgo San Dalmazzo – Giacomo Garis, classe 1923, si è spento domenica 8 marzo alla residenza Casa Famiglia di Cuneo. Ad aprile avrebbe compiuto 97 anni. Borgarino doc, era stato arruolato nel periodo bellico nel corpo degli alpini. Catturato dai tedeschi dopo l’armistizio dell’8 settembre, era stato rinchiuso in un campo di prigionia in Germania. Nel 1950 si era sposato con Iolanda Fantino, classe 1928, pure lei borgarina con radici a Roaschia, morta quattro anni fa: i coniugi avevano avuto due figli, Sergio e Irene. Impiegato all’Ufficio Catasto di Cuneo, svolse anche l’incarico di segretario del Consorzio Bealera Nuova e del gruppo Cai. La sua grande passione erano le montagne che frequentava sia d’inverno che nella bella stagione, a piedi o con gli sci, in pista e fuori pista. Nel dopoguerra aveva maturato una profonda amicizia con il Vicario don Raimondo Viale, il prete-partigiano. Molto attivo nella vita dell’associazione alpini, non mancava mai – finchè la salute glielo ha consentito – ai raduni nazionali, regionali e zonali. Le sue condizioni di salute hanno cominciato a declinare intorno a Natale, con successivi ricoveri all’ospedale Santa Croce, al Carle e alla clinica Montserrat, ma aveva conservato la lucidità e la verve di sempre, insieme alla voglia di raccontare e rievocare le vicende del passato. Lascia il figlio Sergio, componente del cda dell’Acsr (Azienda cuneese smaltimento rifiuti), la figlia Irene, i nipoti Sara, Matteo e Lorenza e una pronipote. Ultimo saluto e benedizione della salma oggi pomeriggio, martedì 10 marzo, alle 14.30 al cimitero di Borgo.