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Lunedì 23 dicembre 2024

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In Piemonte 373 contagiati e nove morti

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 45, sabato 3800 chiamate al numero verde sanitario

La Guida - In Piemonte 373 contagiati e nove morti

L’Unità di crisi della Regione Piemonte ha confermato la positività al coronavirus di tre persone decedute tra la notte scorsa e questo pomeriggio nell’ospedale di Tortona, trasformato in Covid Hospital. Si tratta di due uomini, uno di 81 anni di Pontecurone e uno di 75 anni di Rosignano Monferrato, e di una donna di 90 anni di Carezzana. Tutti presentavano un quadro clinico compromesso. Il numero dei deceduti positivi al virus in Piemonte sale così a nove. Nel pomeriggio all’ospedale di Alessandria è invece deceduto un paziente di 75 anni per arresto cardiorespiratorio. L’uomo era ricoverato da alcuni giorni presso il reparto di malattie infettive con un quadro clinico pregresso definito dai medici fortemente compromesso ed era risultato positivo al test sul coronavirus. Il bollettino dei contagi aggiornato alle ore 19.45 di domenica 8 marzo: sono 373 le persone risultate positive al test del coronavirus (erano 320 alla conta delle ore 13), sono 295 i ricoverati (+81), 45 dei quali in terapia intensiva (sette in più rispetto al precedente bollettino). Sono in isolamento domiciliare fiduciario 69 persone (erano 63), tra le quali il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio. Finora sono 1.700 i tamponi eseguiti complessivamente in Piemonte, di cui 1.327 sono risultati negativi.

Le chiamate al numero verde sanitario 800192020 hanno subito un’impennata negli ultimi giorni: si è passati da una media di 700 telefonate al giorno alle 18 di giovedì, alle 2900 di venerdì, fino alle 3800 di sabato. Aumentate anche le chiamate al numero unico dell’emergenza sanitaria 112, che è stato potenziato per fare fronte a questo flusso improvviso. L’Unità di crisi della Regione Piemonte ricorda che il numero verde sanitario 800192020 non è deputato a dare chiarimenti su dubbi circa l’applicazione delle misure di contenimento disposte dal Governo, ma deve essere utilizzato solo per ricevere indicazioni in caso si abbia il dubbio di aver contratto il virus. “Stiamo mettendo in campo – spiega l’assessore Icardi – tutti gli strumenti per affrontare l’emergenza sanitaria, dalla riorganizzazione degli ospedali, all’assunzione di medici, infermieri e operatori socio-sanitari, all’acquisto di apparecchiature e dispositivi di sicurezza per gli ospedali, L’impennata nella diffusione del contagio non ci coglie di sorpresa e faremo fino in fondo la nostra parte per affrontarla. E’ fondamentale che tutti i cittadini diano una mano, rispettando le indicazioni del sistema sanitario regionale e nazionale. Dobbiamo rallentare il più possibile la diffusione del virus, evitando assembramenti, restando in casa, lavandoci spesso le mani. Tutti insieme ce la faremo”.

A seguito del riscontro della positività del presidente Alberto Cirio, l’Unità di crisi della Regione Piemonte ha intanto disposto il “Covid-test” su tutti i componenti della Giunta regionale e sullo staff del presidente. Il responsabile dell’Unità, Mario Raviolo, osserva che in linea generale il tampone viene eseguito prioritariamente su ammalati sintomatici, personale sanitario sintomatico e personale sanitario esposto al contagio. L’assessore alla Sanità, Luigi Genesio Icardi, asintomatico, lascerà passare qualche ora prima di effettuare il test, in modo da aumentarne l’attendibilità. Fino al momento del responso, lui e il suo staff non accederanno all’Unità di Crisi per evitarne eventuali compromissioni.  Gli uffici legislativi dei diversi ministeri e della presidenza del Consiglio sono al lavoro in queste ore per sciogliere i dubbi interpretativi legati al nuovo decreto e dare velocemente una risposta alle richieste che stanno arrivando.

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