Il Comitato Regionale della Figc ha divulgato un documento riportante i chiarimenti in merito alle disposizioni contenute nel DPCM del 4 marzo 2020 relative al rischio coronavirus, fornendo giuste informazioni ai presidenti delle associazioni sportive dilettantistiche, elaborate dallo studio legale Comellini di Torino per conto della Lnd regionale.
“Il DCPM del 4 marzo differenzia le regole per le sedute di allenamento tra atleti agonisti e non agonisti.
- Allenamenti atleti agonisti
La FIGC prevede che sia considerato atleta agonista il tesserato che, compiuto il dodicesimo anno di età, partecipi attivamente ai campionati e/o tornei organizzati e calendarizzati dagli Organismi Federali competenti. Per i suddetti atleti, nell’ambito delle rispettive sedute di allenamento, non è prescritto l’obbligo di mantenere la distanza di un metro l’uno dall’altro.
- Allenamento atleti non agonisti
Per gli atleti che non hanno compiuto il dodicesimo anno di età e per chi comunque non è considerato agonista, le sedute di allenamento devono tenersi rispettando la prevista distanza di sicurezza di un metro l’uno dall’altro. A titolo di esempio, non sarà possibile svolgere alcun tipo di partita durante l’allenamento.
- Utilizzo spogliatoi
Il Decreto prevede che gli spogliatoi degli impianti sportivi possano essere utilizzati a condizione che sia garantita l’osservanza della distanza di un metro tra gli utilizzatori e delle eventuali prescrizioni sancite dal medico a tal fine incaricato.
- Personale medico
Il Decreto nel prevedere che “…le Associazioni e Società Sportive, a mezzo del proprio personale medico, sono tenute ad effettuare i controlli idonei a contenere il rischio di diffusione del virus COVID-19 tra gli atleti, i tecnici, i dirigenti e tutti gli accompagnatori che vi partecipano…” non obbliga, né tantomeno suggerisce, la presenza continuativa nel corso delle sedute di allenamento di personale medico, ma obbliga il Presidente di ciascuna Società e Associazione sportiva – principale responsabile della sicurezza e della salute dei propri tesserati – ad avvalersi del medico sociale – o di altro medico competente – per la valutazione del rischio specifico “Coronavirus” e ad adottare a tal fine tutte le misure preventive necessarie per la salvaguardia della salute dei tesserati (per es., sanificazione dell’impianto e sua periodicità, controllo temperatura corporea e sua periodicità, ecc.)
Ciò significa che il medico prescelto sarà tenuto a rilasciare al Presidente di Società/Associazione un documento contenente la valutazione del rischio “Coronavirus” e uno o più protocolli specifici (norme di comportamento e cautela) utili alla prevenzione di tale rischio. Il documento e i protocolli dovranno essere efficacemente divulgati
dalla Società/Associazione (pubblicazione sul sito internet o pagina social, consegna a mano controfirmata, ecc.) così da renderli noti a tutti i propri tesserati. Inoltre, oltre all’adozione di tali documenti dovrà disporsi e controllarsi la loro efficace attuazione.
- Suggerimenti pratici
– Valutare periodicamente lo stato di salute degli atleti
– Sanificare periodicamente gli spogliatoi e gli ambienti
– Fornire copia del Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 4 marzo 2020 a tutti i tesserati (
– Fornire copia delle istruzioni della Federazione Medici Sportivi Italiani a tutti i tesserati
E’ consigliabile che i suddetti documenti siano controfirmati per presa visione da ciascun tesserato; per i minorenni dagli esercenti la potestà genitoriale”.