Cuneo – Scuole chiuse anche in Piemonte fino a domenica 8 marzo, si ritorna a scuola, forse, il lunedì 9 marzo. Il tira e molla della Regione Piemonte ha avuto un esito che molti avevano già previsto. Lo ha detto il governatore del Piemonte Alberto Cirio, firmando un’ordinanza pochi istanti fa, sentito il Ministero della Salute.
Il presidente spiega che, a fronte della decisione di riapertura delle scuole decisa dal Governo a partire da oggi per il Piemonte che non è inserito nella “zona rossa” del contagio da coronavirus, la Regione Piemonte aveva ritenuto necessario un percorso più cauto e graduale per il proprio territorio, alla luce della sua posizione di confine e delle interconnessioni con la vicina Lombardia, l’area più colpita dal contagio da coronavirus. Era stata così decisa la sola riapertura degli edifici scolastici oggi e domani per una igienizzazione straordinaria delle aule e degli ambienti comuni, ma anche per avere due giorni in più di tempo per valutare l’evolversi del contagio.
“Nei giorni scorsi – ha detto Cirio – speravamo di poter tornare da mercoledì a una situazione di normalità totale, dando la possibilità a tutti gli studenti di riprendere regolarmente le lezioni. Oggi, però, abbiamo acquisito le valutazioni dei sanitari dell’Unità di Crisi che“valutata la situazione epidemiologica non ancora stabilizzata del Piemonte, a fronte di una situazione con evolutività non prevedibile nelle regioni confinanti, considerato il doveroso criterio di cautela nei confronti della popolazione scolastica e dei relativi nuclei familiari” hanno comunicato alla Regione l’opportunità di sospendere l’attività scolastica per l’intera settimana. A questa posizione si sono aggiunte le considerazioni delle associazioni più rappresentative di medici e pediatri, che hanno rimarcato la necessità di non abbassare la guardia contro il virus e di proseguire con lo stop delle lezioni scolastiche. Per questa ragione spiega il Presidente abbiamo voluto continuare a essere prudenti, consapevoli che in gioco c’è la salute dei nostri figli!.
L’ordinanza regionale prevede l’estensione fino al giorno 8 marzo incluso la sospensione, già prevista per il 2 e 3 marzo, dei servizi educativi dell’infanzia e delle scuole di ogni ordine e grado, nonché della frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore, corsi professionali ivi compresi i tirocini curriculari, master, università per anziani, con esclusione degli specializzandi nelle discipline mediche e chirurgiche e delle attività formative svolte a distanza. La sospensione prevede non la chiusura delle scuole ma la presenza del personale ata e delle segreterie.
La data di ripresa delle attività didattiche ed educative per logica deduzione è prevista per il 9 marzo ma a questo punto in questo balletto di rinvii e cambi, il condizionale è d’obbligo. Infatti specifica l’ordinanza la ripresa è demandata ad un successivo provvedimento.