Cuneo – Accusati di aver deliberatamente tamponato l’auto che li aveva appena sorpassati, costringendo il conducente a fermarsi, e poi di aver aggredito e picchiato il malcapitato automoblista procurandogli gravi lesioni. Con l’accusa di minaccia, lesioni e violenza privata, sono a processo a Cuneo C.P. e S.P. padre e figlio, di Tarantasca, che avrebbero a loro volta denunciato l’uomo per le ferite riportate nella colluttazione. Da quello che è emerso nel processo, la sera del 24 settembre 2016 padre e figlio percorrevano una strada nei pressi di Busca quando vennero sorpassati dall’auto della parte offesa. Da dietro lo tamponavano con forza tanto da costringere l’uomo a fermarsi. Una volta scesi dai veicoli, i due si sarebbero avventati sull’uomo picchiandolo e facendogli sbattere il ginocchio a terra, così da procurargli lesioni tali da obbligarlo a due interventi chirurgici. Nella colluttazione il padre gli avrebbe messo le mani al collo, costringendo l’uomo a mordergli un dito fino quasi a mozzargli parte della falange di un dito. Altri automobilisti che percorrevano quella strada e che hanno testimoniato nelle precedenti udienze, avrebbero visto un uomo a terra e altri due che lo picchiavano; il loro intervento avrebbe messo in fuga padre e figlio. Una versione diametralmente opposta da quella riferita dalla moglie e madre dei due imputati, “erano spaventati, terrorizzati, sotto shock. Erano dovuti scappare per i campi, temevano che l’altro avesse intanto chiamato qualcuno per picchiarli. Mio marito mi ha detto che questa persona aveva preso un ombrello in auto e con quello cercava di colpirlo. Mio figlio ha cercato di difendere il padre”. L’udienza è stata aggiornata al 24 aprile per sentire altri testi.