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Venerdì 22 novembre 2024

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In provincia i Comuni pagano le imprese private in 30 giorni

Entro i tempi stabiliti dalla legge, ma non avviene così per il resto del Piemonte che ha una media di 39 giorni. Dal cuneese pagati 136.231 milioni in sei mesi

La Guida - In provincia i Comuni pagano le imprese private in 30 giorni

Cuneo – I Comuni della provincia di Cuneo saldano le fatture alle imprese e ai professionisti, in 30 giorni e hanno pagato nei primi sei mesi del 2019 ben 136.231 milioni di euro. Stanno perfettamente nei limiti imposti dalla legge comunitaria sui pagamenti della pubblica amministrazione, che prevedono proprio pagamenti non oltre i 30 giorni, ma sono al di sotto della media piemontese che sfora di nove giorni.

Lo rivelano i dati di Confartigianato Imprese Piemonte che ha analizzato la velocità di pagamento dei Comuni del Piemonte: il 47,2% pagano entro i 30 giorni, il 42,4%  entro i 60 giorni,  8,3% arrivano a 90 giorni e 1,9% tocca i 180 giorni e lo 0,2% va oltre i 180 giorni. Meglio di Cuneo ma con cifre nettamente inferiori stanno Novara 69.928 milioni in 25 giorni, Vercelli 44.073 milioni in 27 giorni, ma peggio vanno il Verbano 50.704 milioni in 35 giorni, Biella 34.948 milioni in 40 giorni, Torino 482.908 milioni in 43 giorni, Asti 39.387 milioni in 46 giorni e  Alessandria  79.078 milioni in 52 giorni.

“Sono ancora tanti – dice Giorgio Felici, presidente di Confartigianato Imprese Piemonte – gli imprenditori piemontesi che ricevono i pagamenti oltre i 30 giorni, costringendoli ad attingere da risorse proprie o, peggio, ad indebitarsi con il sistema bancario. La nostra proposta è chiara: è sempre più necessaria la compensazione secca, diretta e universale tra i debiti della Pubblica amministrazione verso le imprese e i debiti fiscali e contributivi delle imprese fornitrici della stessa pubblica amministrazione”.

Nel primo semestre del 2019, le Amministrazioni Locali piemontesi hanno pagato parcelle per oltre 937 milioni di euro ad aziende e professionisti. Secondo Confartigianato Imprese, per il peso dei debiti commerciali della Pubblica Amministrazione verso le imprese fornitrici di beni e servizi, nel 2018 l’Italia detiene il record negativo in Europa, con una quota pari al 3% del PIL, il doppio rispetto all’1,6% della media dei Paesi UE. La corte di giustizia Ue ha già condannato l’Italia per i ritardi degli enti pubblici nel saldare i propri debiti, a fronte della violazione della direttiva europea del 2011.

Dall’analisi regionale emerge come paghino entro il limite di legge, mediamente, solo la Valle d’Aosta (29 giorni), Friuli-Venezia Giulia (30 giorni), Sardegna (30 giorni) e Veneto (28 giorni). All’opposto i maggiori ritardi nei pagamenti si osservano per Calabria con 56 giorni, Umbria con 48 giorni, Molise 57 giorni,  Marche 41 giorni,  Sicilia 45 giorni e Campania con 50 giorni. Tra le province, sempre a livello nazionale, solo in un quarto di queste si registrano tempi medi di pagamento dei Comuni entro il limite di legge: le più virtuose sono la Provincia Autonoma di Bolzano con 20 giorni, Sondrio 24 giorni, Sassari 24 giorni, Bergamo e Verona con 25 giorni.

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