Cuneo – La ragazza era seduta sui gradini del marciapiede mentre il fidanzato era dentro un negozio di via Bassignano. Un gatto attraversava la strada davanti a lei e l’auto che sopraggiungeva ad alta velocità inchiodò, lei si spaventò e urlò. Il conducente dell’auto abbassò il finestrino e la insultò; a quel punto uscì dal negozio il fidanzato e i due discussero. L’auto ripartì mentre il ragazzo scattava una foto della targa. Dopo qualche minuto, mentre i due erano all’interno del negozio l’auto si fermò davanti alle vetrine. Il conducente scese e il ragazzo che era dentro il negozio uscì. “Quello dell’auto aveva una mano dietro la schiena – ha riferito oggi (lunedì 10 febbraio) in aula il proprietario del negozio -, non l’ho visto spruzzare, ma il ragazzo è rientrato nel negozio perché gli bruciavano gli occhi e non riusciva a vedere”.
C. A., il conducente dell’auto, è finito a giudizio per lesioni pluriaggravate da futili motivi e con uso di arma. Tutta la vicenda è stata ricostruita in tribunale solo grazie alla testimonianza del proprietario del negozio, che ricordava bene quella futile litigata e l’aggressione al suo cliente.
A fronte di una tale precisione, ha suscitato invece qualche perplessità il fatto che né la parte offesa né la sua compagna ricordassero alcunché della vicenda accaduta poco più di un anno fa, il 2 novembre 2018.
Nulla ha saputo dire di quanto avvenuto quel giorno il ragazzo ferito agli occhi, il quale ricordava solo di aver rimesso la querela per motivi personali. Non è stata di maggiore aiuto la fidanzata, dalla quale è stato possibile ottenere solo qualche frammento della scena.
Oltre a ricostruire tutti i fatti, il proprietario del negozio ha anche riconosciuto in foto il presunto aggressore. Dato però che quel riconoscimento non era stato fatto durante le indagini andrà ripetuto e per questo il processo è stato rinviato al 18 maggio.