Cuneo – “Non si può più perdere tempo!”, rilanciano con forza i vertici di Confartigianato Cuneo a nome delle imprese del trasporto, della manifattura e dei servizi, per quanto riguarda i collegamenti e le infrastrutture tra la Granda e il resto del Paese e verso l’estero. L’appello viene ribadito con forza da Aldo Caranta (rappresentante provinciale, presidente regionale e vicepresidente nazionale degli Autotrasportatori di Confartigianato) e da Luca Crosetto (presidente provinciale Confartigianato).
“Resta alta l’attenzione sulle tante criticità relative alle infrastrutture stradali della nostra provincia che impattano fortemente sulle imprese, non solo quelle dell’autotrasporto, e più in generale su tutti i cittadini”, conferma Caranta, che sottolinea anche l’importanza di dare il via ai lavori per il traforo Armo-Cantarana, nella variante Ormea-Pieve di Teco, senza perdere di vista gli altri punti critici della questione.
Anzitutto l’autostrada Torino-Savona, con la richiesta di gratuità del tratto da Ceva alla città ligure: “Anche se quest’anno – spiega Caranta – non è previsto un aumento delle tariffe dei pedaggi autostradali, a nome delle 6.400 imprese artigiane piemontesi degli autotrasportatori chiediamo di abolire temporaneamente il pedaggio sul tratto Ceva-Savona in quanto con la quantità di lavori e rallentamenti dovuti alla manutenzione stradale, i nostri autotrasportatori impiegano il doppio di tempo per raggiungere le loro mete lavorative, dovendo transitare tra mille ostacoli, viabilità modificata, ponti a rischio e strade impercorribili”.
“Il nostro è un territorio di confine – aggiunge Crosetto – che necessita di collegamenti moderni ed efficienti per mettersi in rete non soltanto con i territori limitrofi, ma con il resto del mondo. Oggi, le nostre imprese guardano sempre di più all’internazionalizzazione e, di conseguenza, richiedono un sistema viario efficiente e integrato, che permetta loro di ottimizzare tempi e modi di percorrenza. Pensiamo alle tante aziende artigiane cuneesi che lavorano in Liguria e in Francia, alle quali da oltre due anni, a seguito di un’ordinanza dei sindaci della valle Roya, è precluso il transito nella valle dei loro automezzi pesanti (oltre le 19 tonnellate), costringendoli a dirottarsi su autostrada o vie alternative, con un aumento notevole dei costi. Le problematiche irrisolte del passato vanno quindi a sommarsi alle nuove criticità a scapito della produttività generale della nostra provincia”.
“Sulla viabilità cuneese non si può più tergiversare – concludono Crosetto e Caranta -. È necessario costruire al più presto un progetto globale che contempli la realizzazione in tempi certi del completamento dell’autostrada Asti-Cuneo, del raddoppio del tunnel di Tenda e del rafforzamento dei collegamenti ferroviari verso Torino e la Costa Azzurra. La nostra è una terra dall’alto potenziale produttivo con un’imprenditorialità sana e laboriosa che merita di essere supportata da infrastrutture moderne ed efficienti”.