Saluzzo – Don Giuseppe Dalmasso, nato a Tarantasca nel 1952, ordinato sacerdote il 5 agosto 1978, è il nuovo vicario generale della diocesi di Saluzzo.
A dare l’annuncio in vescovado, in una sala gremita di giornalisti, sacerdoti e collaboratori, il vescovo di Saluzzo, mons. Cristiano Bodo, nel corso di una conferenza stampa, convocata mercoledì 29 gennaio alle 11.
Dopo aver ringraziato don Marco Testa, ex vicario generale, chiamato a dirigere il Cum, Centro unitario di formazione missionaria, a Verona, mons. Bodo ha annunciato di aver scelto con gioia, dopo un ampio confronto e molta preghiera, don Beppe Dalmasso, definendolo un uomo che, per la sua indole, ha lasciato e lascerà un segno indelebile nella Caritas, un uomo forte che saprà essere una buona guida e un prezioso collaboratore, per il bene di tutta la Chiesa e lo ha ringraziato per aver accettato questo compito.
Don Beppe ha risposto con la semplicità e profondità che lo contraddistinguono, ringraziando per la fiducia accordatagli e ha detto: “Ho chiesto più volte al vescovo di ripensarci, poi in quest’ultima settimana mi sono sentito molto più tranquillo. Sono passato sulla tomba di mons. Fustella, al quale 41 anni fa ho promesso obbedienza e mi sono detto che se avevo risposto di sì a lui, dopo che si sono succeduti 5 vescovi, ora a mons. Bodo non potevo che dire ‘eccomi’, perché amo la mia diocesi che ha avuto fiducia in me e mi ha permesso di trascorrere molti anni in missione, dove ho imparato tanto. Poi ho messo a disposizione della Chiesa saluzzese quello che avevo appreso lavorando con la Caritas in cui abbiamo fatto un bel percorso, in particolare negli ultimi 5 anni in cui molti giovani competenti si sono prestati per accompagnare gli immigrati che da dieci anni sono sul nostro territorio per lavorare, perché l’agricoltura ne ha bisogno”.
Oltre ad essere direttore della Caritas, dal 2009 don Dalmasso è parroco di Acceglio, Celle Macra, Macra, Marmora e Canosio. Probabilmente fino al prossimo autunno continuerà a prestare anche questo servizio in alta valle Maira. Poi si vedrà.