Cuneo – Vengono celebrati oggi (lunedì 27 gennaio) i funerali di Giovanni Garelli, 95 anni, ex partigiano e presidente dell’associazione “Ignazio Vian”, nonché presidente Anmig (Associazione nazionale mutilati e invalidi di guerra), presidente dell’associazione partigiana cuneese “Ignazio Vian”, deceduto la mattina di sabato 25 all’ospedale Santa Croce. Nato a Mondovì nel maggio 1924, all’istituto per geometri ebbe come compagna anche Lidia Beccaria Rolfi (la cui memoria è stata oltraggiata nella notte tra giovedì e venerdì scorso, con scritte antisemite sulla porta dell’abitazione). Fu poi ferroviere e caporale del Genio; nella seconda guerra mondiale rimase ferito a una gamba, si ammalò di tubercolosi e fu ricoverato a lungo in un ospedale militare. Dopo l’8 settembre 1943, aderì alla Resistenza, con diverse azioni di boicottaggio e informazione. Dopo la guerra andò in Brasile, perringraziare chi gli aveva mandato la penicillina per salvargli: lì conobbe e sposò Anita Conta, figlia di migranti dalla Granda. Rientrato in Italia, nel 1977 fondò un’agenzia di pratiche automobilistiche; fu insignito del titolo di Cavaliere del Lavoro, nel 2016 ricevette la Medaglia della Liberazione per la lotta partigiana.
“La memoria per lui era un dovere – ricorda una nipote -, forse per questo ne ha sempre avuta una lucida, minuziosa, ordinata, salda. Raccontava storie e raccontava la storia. Ancora in questi ultimi giorni, il pensiero fisso e angosciato era il ricordo del dolore per tutti quei ragazzi, le donne i bambini, che riaffioravano alla memoria. Un uomo grande, di un’ironia acuta e sottile, che con mia nonna ha saputo costruire un patrimonio di affetti immenso”.
Lascia la moglie, i figli Ornella, Giampiero e Barbara, sette nipoti e tre pronipoti.