Cuneo – Si celebra oggi, giovedì 16 gennaio, nel salone gremito del settimanale La Guida, la Giornata per l’approfondimento e lo sviluppo del dialogo tra Cattolici ed Ebrei. Introdotto dal Vescovo di Cuneo e di Fossano Monsignor Piero Delbosco, Rav Ariel Di Porto, Rabbino Capo della Sinagoga di Torino, a cui la Sinagoga di Cuneo è affiliata, presenta una riflessione sul Cantico dei Cantici, il libro più poetico della Bibbia nel quale il nome Dio non compare in nessun passo.
L’evento vuole essere per la città un’ulteriore tappa del cammino di amicizia e di conoscenza che nel marzo 2017 aveva avuto un momento altamente significativo nella visita del nostro Vescovo al Sinagoga, accolto dallo stesso Rabbino Ariel Di Porto.
La Giornata di riflessione ebraico cristiana, giunta alla 31ª edizione e fissata in realtà il 17 gennaio, “vorrebbe aiutare le nostre comunità – spiega Monsignor Ambrogio Spreafico, presidente della Commissione Episcopale per l’Ecumenismo ed il Dialogo Interreligioso – a riscoprire ancora una volta il legame peculiare e unico che unisce Cristianesimo ed Ebraismo e anche a comprendere che l’Ebraismo non è qualcosa del passato, ma è costituito da comunità viventi oggi, che mantengono viva l’antica tradizione e fede dell’Israele di Dio. Se Pio XI all’inizio del nazifascismo diceva che noi cristiani “siamo spiritualmente semiti”, ognuno di noi dovrebbe essere testimone e portatore di questa semplice verità che unisce le nostre comunità all’Ebraismo”.
Sabato 18 gennaio, nell’ambito della Settimana di preghiera per l’Unità dei Cristiani, ci si ritroverà poi alle 20,45 nella chiesa di Sant’Antonio (corso Nizza 89) per la preghiera guidata da Monsignor Piero Del Bosco, da Paola Zambon, pastore della Chiesa Cristiana Evangelica, e da Padre Claudiu Savin, parroco ortodosso romeno.
Venerdì 24 gennaio alle 20,45, l’appuntamento sarà nella parrocchia di Sant’Antonio a Fossano (via Marconi 63): la preghiera sarà guidata dal Monsignor Piero Delbosco, da Claudio Bo per la Chiesa Cristiana Evangelica di Mondovì e da padre Nicolae Puscasu, parroco ortodosso romeno.