Saluzzo – Aveva invitato il suo fornitore di hashish a fumare nell’alloggio di Saluzzo in cui viveva con la sua compagna, ma quando uscì per andare a comprare delle sigarette, lasciando la sua fidanzata A.Z. con il pusher Y.E.B. di origini marocchine, questo avrebbe cercato di avere un rapporto sessuale con la ragazza, dapprima cercando di blandirla con avances e con la promessa di un telefono in regalo, poi con le brutte, immobilizzando la giovane a letto e palpeggiandola ripetutamente. Le urla della donna avrebbero indotto l’uomo a desistere e a darsi alla fuga. Quando il convivente tornò a casa denunciarono il fatto ai Carabinieri. Lo spacciatore avrebbe in seguito anche cercato di far ritirare la denuncia alla giovane sia con offerte di denaro che con minacce. Nel 2017 fu condannato a 10 mesi di reclusione per spaccio di sostanze stupefacenti risalenti proprio a quei mesi del 2012. Nella mattinatadi oggi (mercoledì 8 gennaio)ha deposto uno dei Carabinieri che aveva eseguito il primo intervento la sera del 25 luglio 2012, ma l’accusa ha chiesto che venga ascoltato anche il Carabiniere che svolse gli accertamenti sull’identità dell’accusato della tentata violenza. La difesa aveva invece chiesto al collegio giudicante che venisse ascoltato il direttore della struttura di recupero che aveva seguito la ragazza per un po’ di tempo, o che in subordine venisse fatta una perizia sulla sua capacità di rendere testimonianza in tribunale. Il collegio ha accolto la sua richiesta e ha rinviato il processo al 19 febbraio per nominare un perito.